La politica deve iniziare dalle donne

Posted by on Oct 14th, 2012 and filed under Attualità. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Il Comitato “Io voto donna” è un’idea di Loredana Mazza, nata dall’esigenza di affrontare in maniera più incisiva una situazione politica che ormai fa acqua da tutte le parti. Con molto piacere ho accettato il suo invito a farne parte soprattutto perché l’attuale condizione sta ulteriormente invitando i cittadini a prenderne maggiormente le distanze. Dati scoraggianti prevedono che alle prossime regionali oltre due milioni di elettori non si recheranno alle urne. Questo sì che è un dato inquietante, un dato cui bisogna dare il giusto peso poiché le menti degli italiani, sempre più obnubilati dalle pressanti pressioni economiche e dalle mille difficoltà in cui si devono barcamenare, hanno altro cui badare.

Io voto donna è un comitato spontaneo sorto con il preciso obiettivo di sostenere il voto per le donne e per questa ragione si è deciso di organizzare un libero confronto tra le candidate. A dire il vero la loro presenza c’è stata ed è stata soddisfacente. Le donne del VOI Volontari per l’Italia, dell’UDC, del Popolo dei Forconi, del Movimento 5 Stelle, dell’IdV, del Grande Sud, della Lista Crocetta Presidente, del PD e di Libera Sicilia, si sono incontrate al Marina Palace di Acitrezza. Dunque un libero confronto fatto dalle donne e con le donne quello che per ben due ore ha tenuto vivo l’interesse di un uditorio.
Questa volta non ci si è trovati davanti al consueto confronto politico dove solitamente le fazioni opposte si affilano per bene le unghie prima di puntare fendenti di accuse e screditamenti. Un clima di assoluta serenità, compostezza e voglia di comunicare ha fatto da cornice ai temi scottanti dell’ormai consolidata condizione giornaliera che attanaglia tutte le famiglie e soprattutto i commercianti. Si è parlato di lavoro, di economia, di agricoltura, di sessismo, di omosessualità, commercio, scuola, disagio sociale, disabilità, ambiente; soprattutto si è parlato delle difficoltà che oramai hanno raggiunto livelli altissimi di insostenibilità.
È vero che le donne – quando vogliono – le cose le sanno fare… e lo hanno saputo ben dimostrare all’incontro dell’11 ottobre 2012! Le donne – quando vogliono – sono brave nello scambiarsi le esperienze e per quel poco che si è potuto fare, le candidate con più anni di militanza sulle spalle hanno attinto sicuramente una nuova linfa dall’entusiasmo e dalla voglia di fare di chi si sta avviando in questa difficile avventura.

È l’esperienza quella che allarga le spalle, l’orizzonte e il modo di vedere le cose, ed è il proprio bagaglio personale che si deve mettere a disposizione delle donne che voglio impegnarsi in politica magari con l’obiettivo di proporre una vera e propria scuola di formazione politica. Le donne da oggi in poi non devono essere più numeri utili a riempire un umiliante 30% di quota rosa… le rose vanno bene solamente se hanno un gambo con le spine e vengono regalate con il cuore!

Qualcuna delle candidate ha ricordato che da parecchio tempo le donne hanno lasciato da soli gli uomini laddove si decidono le leggi e le sorti della Nazione. Io aggiungerei che gli uomini di potere non hanno più buone idee per far volare in alto la politica.

I miei ricordi di attivista si fermano a vent’anni fa e da allora questa è la prima volta che riprendono in mano le redini con le stesse motivazioni che un tempo mi hanno spinto a dare il mio impegno per il bene di tutti. Pero, concedetemi la presunzione di affermare che la politica deve iniziare dalle donne, principalmente da quelle che l’11 ottobre (non a caso giornata mondiale delle bambine e delle ragazze) hanno iniziato a scrivere una nuova pagina nella storia delle competizioni elettorali: donne non più antagoniste ma protagoniste di una squadra pronta a impegnarsi in prima linea sul fronte comune. Donne che si sono assunte il compito di proporre modelli diversi per costruire insieme agli uomini una nuova società possibile; una società pronta a individuare le priorità e le esigenze di una nuova società che mira al ripristino dei valori morali, alla correttezza, al rispetto.
Progettare un nuovo futuro accettabile è la motivazione che ha messo queste donne sul nastro di partenza. Non tutte arriveranno al traguardo ma non per questo si dovrà sminuire il loro impegno, a maggior ragione dovranno restare a fianco e sostenere chi è arrivata fino in fondo.

È il momento che le donne dovranno imparare – una volta per tutte – a darsi forza, a capire che non ci si deve più basare “sulla speranza che domani qualcosa possa cambiare”. Le donne dovranno imparare a mettere in pratica la loro voglie e volontà di cambiare. Le donne dovranno imparare a uscire dalla propria asfissia e risvegliare i loro pensieri creativi.

Sono intervenute:
Maria Tripoli, Claudia Toscano, Roberta Galofaro, Giuseppina Corsaro – Lista VOI Volontari per l’Italia
Margherita Ferro Lista MpA
Mariella Gennarino Lista U.D.C
Laura Savoca, Lucia Rapisarda, Clementina Consoli – Lista Il Popolo dei Forconi
Angela Foti Lista Movimento 5 Stelle
Valentina Calanni Pileri, Tiziana Mantineo, Maria Rosa Speranza – Lista IdV
Anna Tiziana Iannotta – Lista Il Grande Sud
Marina La Farina, Laura Bonifacio – Lista Crocetta Presidente
Hanno inviato un loro contributo al dibattito:
Concetta Raia PD e Giovanna Marano Libera Sicilia

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