Sabato 12 aprile 2025 si è svolto un nuovo appuntamento dal tema “Il viaggio come metafora della vita – Lettura di poesia esistenziale” facente parte degli incontri del calendario la “Lettura tra le pareti domestiche”. Un’iniziativa culturale unica nel suo genere, promossa dall’Associazione Akkuaria sotto la direzione di Vera Ambra. Ispirata ai salotti letterari dell’Ottocento, questa esperienza mira a restituire alla lettura una dimensione intima e conviviale, trasformando le case in spazi di incontro e riflessione. Il progetto fa parte di un’iniziativa più ampia, sostenuta dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) e organizzata dal Comune di Catania, con l’intento di riportare la letteratura nel cuore della quotidianità.
Questa volta, a spalancare le porte della propria casa è stata Rossana Quattrocchi, che ha accolto gli ospiti con il calore di chi crede nel valore della parola condivisa. L’ingresso nella sua dimora si è rivelato un passaggio quasi simbolico: da un mondo frenetico e distratto alla quiete di un salotto dove ogni dettaglio era curato per favorire l’incontro tra le persone e i versi.
Un’accoglienza pensata per stimolare la scoperta
Fin dal primo momento si percepiva un’atmosfera avvolgente e ricercata. Rossana ha curato con attenzione la disposizione dei libri: sul tavolino trasparente, quasi fossero gioielli da ammirare, erano posati volumi di poesia che invitavano alla scoperta. Un gesto semplice, ma potentemente evocativo. E così, mentre gli invitati arrivavano, i loro sguardi si posavano curiosi sulle opere esposte: dai Sonetti di Shakespeare alla Centona di Martoglio, fino alle raccolte poetiche degli autori dell’Associazione Akkuaria. Era come trovarsi di fronte a un banchetto letterario, pronto a nutrire la mente e l’anima.
Ben presto il salotto si è riempito di voci, sorrisi e attese. Gli ospiti, tra poltrone accoglienti, sedie e pouf, si sono accomodati per dare inizio a un viaggio speciale, un viaggio fatto di parole, emozioni e connessioni. La serata ha visto la partecipazione di venticinque persone, molte delle quali si conoscevano appena. Rossana ha poi confidato che diversi ospiti erano vicini di casa e abitanti della zona, per molti dei quali l’incontro è stato un’occasione unica per scoprire la bellezza della poesia e per conoscersi tra loro in un contesto nuovo e stimolante.
Un viaggio tra lingue, culture e sensibilità poetiche
Il tema della serata, “Il viaggio come metafora della vita”, si è sviluppato attraverso un’esplorazione poetica che ha attraversato secoli e continenti, restituendo ai presenti il senso profondo dell’erranza, della ricerca interiore e della scoperta dell’altro.
Si è cominciato con Shakespeare, i cui sonetti sono stati letti in inglese da Rita Stivale, seguiti dalla dolce melodia del portoghese di Florbela Espanca, interpretato da Ciana Martins. Il viaggio è anche confronto tra visioni e sensibilità differenti: Edoardo Sanguineti, con la sua intensa Ballata delle donne, ha risuonato con forza nella voce di Giuseppe Urso, mentre Maria Luisa Spaziani è stata riscoperta attraverso la lettura di Rossana. Ida Vitale, poeta uruguaiana centenaria, ha offerto uno sguardo profondo sull’esistenzialismo in lingua spagnola.
Il dialetto siciliano ha fatto il suo ingresso con l’ironia e la sagacia di Nino Martoglio, la cui opera Combattimento di Orlando e Rinaldo ha regalato momenti di brillante leggerezza. Il viaggio è anche ritorno alle radici, e così Olga La Marca ha declamato un frammento di Saffo in greco antico, restituendone la purezza e la musicalità originale. Rita Ligrestri ha donato la sua poesia ai presenti, mentre Dario Miele ha condiviso i versi di Vera Ambra, oltre a regalare le sue “alate” poesie.
La serata è proseguita con un gioco di scambi e connessioni: Rita ha letto Rossana, e Rita Stivale ha proposto una poesia che evocava un viaggio affascinante in Portogallo. Baudelaire ha fatto il suo ingresso con due poesie lette in lingua francese da Eva Nouar e Giulia Giuffrida, per non disperderne la musicalità. Ciana Martins ha ritrovato se stessa in una poesia brasiliana che ha letto con tale trasporto da renderne superflua la traduzione e Silvana Bonforte per la prima volta ha letto in pubblico una sua poesia.
Un intreccio di voci e di emozioni
La serata ha dato spazio anche a voci meno note, ma non per questo meno potenti. Paolo Lisi, poeta dall’intensa carica espressiva, è stato ricordato attraverso la lettura di un collega che aveva con sé il suo libro. I versi si sono intrecciati nei pensieri dei presenti, creando un’atmosfera di coinvolgimento profondo.
Rita Stivale ha proposto la satira irriverente di Trilussa, mentre Olga La Marca ha viaggiato nella Russia di Anna Achmatova, poetessa della resistenza e della memoria. Ogni voce ha portato un timbro unico: la calda e stentorea di Giuseppe Urso, la soffusa di Olga, la delicata di Giulia, la decisa di Rita, la intensa di Rossana.
A rendere ancora più speciale la serata è stato il momento musicale: Eva Nouar, con la sua chitarra, ha regalato ai presenti un’interpretazione toccante di Anna e Marco di Lucio Dalla, unendo poesia e musica in un unico, indimenticabile viaggio sonoro.
Un finale tra convivialità e poesia
Dopo tanta poesia, la serata si è conclusa con un momento conviviale che ha reso l’esperienza ancora più intensa. Un tavolo imbandito con bicchieri di vino bianco e rosso, olive bianche e nere, mortadella, formaggi, focacce e una torta di mele squisita preparata da Rosetta, ha rappresentato l’occasione perfetta per prolungare il dialogo e approfondire le impressioni dell’incontro.
Ciò che ha reso speciale questa serata non è stato solo il valore letterario dei testi letti, ma il modo in cui la poesia ha saputo abbattere barriere, creare connessioni, intrecciare vite e storie. La poesia, ancora una volta, ha dimostrato di essere un viaggio capace di portarci lontano, pur restando dentro le mura di una casa.
Un’esperienza che ha lasciato nei presenti la consapevolezza che le parole, quando condivise, possono diventare un luogo in cui ritrovarsi, riconoscersi e sentirsi meno soli nel cammino della vita.