Si è conclusa domenica 30 marzo 2025 al GAM la mostra pittorica di Maria Tripoli, Donne, Dee e Madonne all’ombra del vulcano: i volti che parlano attraverso il silenzio. Un evento di straordinaria bellezza e intensità, organizzato dalle associazioni culturali catanesi Akkuaria e 51 Pegasi con il patrocinio del Comune di Catania. L’evento ha registrato un’affluenza eccezionale che ha coinvolto un pubblico numeroso ed entusiasta di tutte le età.
L’entusiasmo dei tanti visitatori, che ha accompagnato l’intera durata dell’esposizione, ha dimostrato come l’arte riesca ancora a creare connessioni profonde e a generare momenti di riflessione e condivisione.
Lungo i corridoi delle due sale della Galleria di Via Castello Ursino, le 42 opere esposte di Maria Tripoli hanno accompagnato i visitatori in un viaggio emozionante e coinvolgente che ha toccato oltre venticinque anni di attività dell’artista. Un percorso visivo che ha dato voce all’identità femminile, raccontando la condizione della donna nella società contemporanea con ritratti che oscillano tra ironia e dramma. Particolarmente significativa sono state le opere dedicate alle iconiche bambole “Barbie”, utilizzate per denunciare e sovvertire gli stereotipi di genere, affrontando con forza e delicatezza il tema della violenza sulle donne. Un linguaggio pittorico incisivo che è stato capace di scuotere le coscienze e aprire dibattiti fondamentali sulla rappresentazione della donna nella cultura moderna.
Maria Tripoli non si è limitata alla sola pittura ma, con maestria, ha saputo intrecciare arte e scrittura, dando vita a opere letterarie di grande impatto emotivo. In questa occasione sono state presentate Deliri emozionali e Rosarossa, due raccolte di riflessioni e opere pittoriche che sanno offrire a chi si accosta a queste pagine uno sguardo autentico sulla interiorità artistica dell’autrice, delineando un percorso di trasformazione esistenziale. Un’occasione preziosa per esplorare la dimensione poetica dell’artista, che ha saputo coniugare immagini e parole in un dialogo profondo e autentico. Il pubblico, trasportato dalle sue liriche, ha potuto immergersi nei meandri della sua sensibilità, vivendo un’esperienza di rara intensità. Questi volumi non sono solo pagine di poesia e introspezione, ma veri e propri diari dell’anima in cui il lettore può ritrovare frammenti di sé stesso, lasciandosi avvolgere dalla potenza evocativa della parola scritta.
A rendere ancora più ricca e coinvolgente l’intera manifestazione, la presenza di due artisti di fama internazionale, il Duo D’Ito, composto dal soprano giapponese Sachika Ito e dal chitarrista Davide Sciacca. Il duo ha incantato il pubblico con esecuzioni intense e raffinate. La loro musica ha aggiunto un ulteriore livello di emozione all’evento, creando un ponte tra le arti e dimostrando come la sinergia tra pittura, poesia e suono possa dar vita a esperienze culturali indimenticabili.
Applauditissime anche le attrici catanesi Cinzia Caminiti e Melina Pappalardo, così come le poetesse Carla Verga, Giulia D’Anca, Irene Pavone, Maria Grazia Fama, Rossana Quattrocchi, Rita Ligresti, Rita Maria Coppa, Valentina Giua e Vera Ambra, che hanno dato voce a versi carichi di emozione e profondità.
Un’esplosione di arte e creatività: la sfilata “Fuoco Sacro”
Uno dei momenti più suggestivi e travolgenti è stata la giornata dedicata a “Fuoco Sacro”, una sfilata di moda realizzata dagli allievi di Storia del Costume per lo Spettacolo, diretti dalla prof.ssa Liliana Nigro. Gli abiti, ispirati alla potenza della lava e alla fierezza delle “donne guerriere”, hanno dato vita a un’inedita narrazione visiva, dove mito e innovazione si sono fusi in un connubio perfetto. Il pubblico ha assistito a una vera e propria celebrazione dell’energia femminile, un inno alla forza creatrice che attraversa epoche e culture. Non solo abiti, ma vere e proprie opere d’arte in movimento, che hanno incantato i presenti con un’esplosione di colori, tessuti e simbolismi potenti. Il gioco di luci e ombre, il dinamismo delle creazioni e l’intensità delle modelle hanno reso questa sfilata un evento indimenticabile, in cui ogni dettaglio sembrava portare con sé una storia da raccontare.
Pittura e Poesia: un dialogo tra anima e colore
Grande interesse ha suscitato anche l’incontro con Rita Maria Coppa, che ha presentato la sua nuova raccolta La Dea dalle dita di rosa. Grazie all’intervento della Prof.ssa Antonella Russo, docente universitaria, il pubblico ha potuto approfondire i temi della crescita personale e del percorso interiore affrontati nel libro, ritrovandosi in un viaggio emozionale e spirituale denso di suggestioni.
La Poesia dell’Istante: un laboratorio di emozioni
A chiudere in bellezza la manifestazione, il laboratorio di scrittura creativa La Poesia dell’Istante, condotto da Valentina Giua, rappresentante per la Sicilia di Rinascimento Poetico. Un’esperienza intensa, dove i partecipanti hanno dato forma a versi nati dall’ispirazione immediata, traducendo emozioni in parole con spontaneità e intensità. Ogni partecipante ha selezionato un’opera della pittrice Maria Tripoli e, lasciandosi ispirare dai suoi dipinti, ha dato vita a un testo originale e personale: poesie, riflessioni, racconti brevi. La condivisione delle letture ha creato un’atmosfera vibrante e coinvolgente, in cui le emozioni si sono susseguite senza filtri.
A coronare questa esperienza, Vera Ambra, presidente dell’Associazione Akkuaria, ha proposto di raccogliere i testi in un’antologia che includerà anche le opere pittoriche selezionate dai partecipanti, un progetto che rafforzerà il legame tra arte visiva e parola scritta.
La poesia non è un’arte riservata a pochi eletti, ma un soffio leggero che giace nel profondo di ogni animo umano. Non occorrono versi perfetti o rime impeccabili per essere poeti, basta ascoltare il proprio cuore, fermarsi un istante a osservare il mondo con occhi nuovi, lasciarsi sorprendere dalle piccole meraviglie quotidiane.
Ogni battito del cuore, ogni respiro, ogni emozione custodita nell’intimo è una poesia in potenza. Una goccia di pioggia che scivola sul vetro, il sorriso inaspettato di un bambino, il profumo del pane appena sfornato: sono frammenti di poesia che attendono solo di essere riconosciuti. Non è necessario cercare lontano, basta lasciarsi attraversare dalla vita, accogliere la bellezza nel silenzio di un momento.
Spesso crediamo che scrivere poesie richieda studio e tecnica, ma la vera poesia nasce dalla sincerità dell’anima. Può manifestarsi in una frase sussurrata, in un pensiero fugace annotato su un pezzo di carta, in un’immagine che si imprime nella memoria. La poesia non ha bisogno di palcoscenici o riconoscimenti, ma solo di chi sia disposto a sentirla e a darle voce.
Basta poco per far emergere la poesia: il coraggio di fermarsi, la volontà di ascoltare e la libertà di esprimersi senza timore. Ognuno di noi ha in sé un universo di parole in attesa di essere scoperte. Basta accogliere la vita con stupore e lasciarla fluire nella scrittura, perché la poesia, in fondo, è già dentro di noi.
Un evento memorabile per il pubblico e per la cultura
La mostra Donne, Dee e Madonne all’ombra del vulcano e le numerose iniziative collaterali hanno segnato un capitolo indimenticabile per la scena artistica catanese. Il successo di pubblico e la straordinaria partecipazione di grandi e piccini hanno confermato il valore di un evento che ha saputo coniugare pittura, poesia e spettacolo in un’esperienza totale e immersiva.
Un applauso va a tutti gli artisti, agli organizzatori e a un pubblico che ha dimostrato ancora una volta quanto l’arte e la cultura siano un motore imprescindibile di crescita e condivisione.