Nella nota introduttiva all’opera, sarà la stessa autrice a fornire al lettore gli strumenti per entrare in confidenza con le sue parole e i suoi moti: guardare attraverso, giocare con la lente, permanente e mutevole. Condividere la leggerezza (e il peso) di certi vissuti che rimandano sempre a quella vita che condividiamo, l’essere tutti qui. E il respiro di alcuni versi: le persone sono fiori / a volte celati i loro colori.

Irene Pavone nata a Catania il 6 novembre 2002, anima appassionata, creativa è da sempre incline a cogliere e celebrare la bellezza di ogni forma d’arte che non può fare a meno di identificare con la vita in ogni suo aspetto.
Attualmente studia Storia, Politica e Relazioni Internazionali presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania, ma non nega che il suo cuore rimanga aperto all’esplorazione, la sua mente in continua evoluzione e che il suo unico piano per il futuro sia giungere alla consapevolezza d’essere stata la versione più autentica di sé in un mondo in cui sembra che tutti siano chiamati ad essere qualcun altro.
Dunque, non smettere di circondarsi di letteratura, poesia, musica e continuare a realizzare racconti visivi attraverso la fotografia, fa sicuramente parte dei suoi progetti, insieme al proseguire la ricerca di connessioni tra le stesse arti e il mondo circostante. Dal resto, desidera lasciarsi sorprendere.

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