«È possibile che l’immagine di un melograno diventi l’incipit perfetto per una raccolta poetica?» Questa è la domanda posta in occasione della presentazione della silloge di Filippo M. R. Tusa, “Rosso il colore dei grani”, svoltasi il 22 dicembre 2023 presso la Biblioteca Vincenzo Bellini di via Sangiuliano.

L’evento, organizzato nell’ambito dell’Atelier del Venerdì, ha goduto del patrocinio del Comune di Catania ed è stato promosso da Vera Ambra, presidente dell’Associazione Akkuaria.

Con estrema emozione e gratitudine, ho avuto l’onore di condurre un’intervista ad un poeta e amico che con precisione e accuratezza, ha dato espressione e voce a tutte le piccole curiosità, che emergono quando la poesia diventa la protagonista indiscussa di un evento così atteso come quello della parola stampata, amata e cullata nel cuore prima ancora di essere espressa.

 L’autore, Filippo M. R. Tusa, con la sua raccolta poetica “rosso il colore dei grani“, edita da Edizioni Akkuaria, ha offerto ai lettori un viaggio emozionale attraverso la poesia.
La raccolta poetica presenta una varietà di temi e stili, evidenziati attraverso alcuni versi dell’autore. Tra questi, spiccano “Il colore dei grani”, “Canto dell’ultima onda”, “Preghiera dei minuti”, “Queste mie stanche ossa”, e “Mi chiederai”.

“Il colore dei grani” è una poesia che parla di amore e innocenza, con l’immagine del melograno come simbolo di fertilità e rinnovamento. “Canto dell’ultima onda” invece, evoca immagini di desolazione e speranza, con l’onda del mare che simboleggia la vita che continua nonostante le difficoltà. “Preghiera dei minuti” è un invito alla pazienza e alla contemplazione della bellezza nelle piccole cose della vita. “Queste mie stanche ossa” affronta il tema della morte e del sacrificio, mentre “Mi chiederai” esplora il dilemma morale tra il dire la verità e il mantenere il silenzio.

L’intervista ha messo in luce l’intenso rapporto dell’autore con la natura e con gli studi scientifici, che accompagnano il suo personale viaggio poetico verso dimensioni ancora da scoprire e arricchire, giorno dopo giorno.

La presentazione della silloge è stata scandita da importanti momenti sonori, che hanno accompagnato i presenti in un viaggio didascalico ed esoterico ben preciso. La voce e la chitarra di Giovanni Timpanaro (frontman della band catanese “Miqrà”), hanno riempito quel senso del “noi”, presenti al presente, condividendone tra le note, la sonorità delle parole e la gioia di quel preciso istante. I brani in dono, interpretati da Giovanni Timpanaro durante la presentazione della silloge “rosso il colore dei grani” sono stati: “Fellini e Charlot”, “Aretusa” e “Serotonina”. Queste melodie hanno creato un’atmosfera unica, arricchendo l’evento di un’ulteriore dimensione sensoriale.

Inoltre, le letture ad alta voce di Riccardo Angelo Strano, con il suo magico timbro vocale, hanno “aperto” sensazioni che lo stesso autore ha visualizzato con nuove chiavi di lettura, dando forma a nuovi spazi tra le parole.

“Rosso il colore dei grani” è una raccolta poetica che offre un viaggio emotivo attraverso una varietà di temi e stili. Filippo M. R. Tusa con la sua poesia ci invita a riflettere sulla vita, l’amore, il sacrificio e la bellezza delle piccole cose. Un’opera che merita sicuramente di essere letta e apprezzata, un’esperienza che consiglio a tutti gli amanti della poesia e a chiunque sia alla ricerca di nuovi orizzonti espressivi.

Valentina Giua