Attimi cuciti al Poetry Lab su colori, lettere, pezzi di vita pescati e interiorizzati.
Musica che assorbe insieme alle riflessioni esternate, una comunità laboratoriale di persone pronte e proiettate alla condivisione dell’Istante.
La poesia dell’Istante è il vino della poesia dove i sensi possono emergere per creare un ideale poesia collettiva.
Di cosa siamo fatti? Di frammenti di mondo che s’incastrano nel mosaico dell’umanità che si completa nell’altro.
Il destino della poesia è molteplice e duplice la possibilità di creare: individualmente per poi incastrarsi in frammenti nell’eterno insieme.
Al Palazzo della Cultura ieri, 12 maggio, abbiamo assistito ad un workshop unico nel suo genere, definitivo rinnovamento del metro del sentire all’interno del nostro sistema mondo.
Il primo grande Lab che ha dato inizio alla prima grande edizione del tempo versatile del sentire.
Grazie alla coordinazione di realtà importanti nel settore letterario e poetico quali Akkuaria, I LettuLandi, La sognatrice con le trecce, Lettori nella Rete, Rinascimento Poetico, insieme per il Maggio dei Libri catanese, si è impresso un moto che sarà difficile fermare.
Il Poetry workshop ha segnato il passo, il cambio, il definitivo ingresso della modalità sensoriale della Poesia dell’Istante.
Ieri mattina al Palazzo della Cultura si è inaugurata la modalità trasversale del creare una poesia collettiva, un esempio di sinergia trovata fra un sentire comune assolutamente condiviso.
Pubblico alcuni attestati di partecipazione dei tanti poeti simbiotici che hanno partecipato ad un workshop unico in Europa centrale, attendo altre poesie che saranno inserite nell’attestato prezioso che vedete di un evento assolutamente unico.
Presto arriveranno foto e filmati di un vissuto empatico proposto.
Grazie a tutti coloro che hanno segnato un nuovo inizio.