Quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della morte dell’Ing. Luciano Franco (Carlentini, 25 settembre 1868 – Catania, 7 febbraio 1943), autore dei progetti dei palazzi dell’esposizione agricola siciliana del 1907.
La sua tomba è stata “ritrovata” a Carlentini.
Morto nel 1943 a Catania su seppellito nella città natale; nel 1980 la bara venne esumata e spostata in una sepoltura multifamiliare.
Di origini carlentinesi, visse e morì a Catania. Come architetto e ingegnere fu influenzato da Raimondo D’Aronco che conobbe tramite l’esposizione di Torino del 1902 e di Milano del 1906.
Sposando con convinzione l’arte nuova, decise di applicarla ai progetti degli edifici che nel 1907 ospitarono la II Esposizione Agricola Siciliana di cui fu sia progettista che direttore tecnico.
Il palazzo dell’esposizione e il grande ottagono (sala conferenze) suscitò all’epoca grande ammirazione e slanciate critiche positive.
Il grande prospetto frontale aveva un fronte di centoventicinque metri con un grande arco centrale a curva araba collegato a due archi minori laterali tramite due lunghi sfinestrati a bifore, quattordici per lato. Dietro il prospetto si ergeva un grande edificio a base ottagonale che con la cupola raggiungeva i trenta metri di altezza.
All’interno dell’ampio giardino interno si ergevano chioschi tra cui quello della ditta Inserra di un altro architetto, Tommaso Malerba.
Sebbene il Liberty fosse presente a Catania prima del 1907, è certo che sia stata l’occasione della II Esposizione Agricola Siciliana a far confluire agli stilemi dell’Art Nouveau la convinta adesione degli altri architetti catanesi.
Di lui parla Federico De Roberto nel suo albo illustrato dell’evento del 1907 e scrive: “Del resto il Franco volle introdurre nello suo disegno architettonico uno degli elementi locali, e forse il più caratteristico, il saraceno, dando la curva araba al grande arco dell’ingresso principale ed a quelli dei due laterali.”
Anche un settimanale dell’epoca, La Tribuna Illustrata, scrive: “Autore degli indovinati e lodati progetti è l’ingegnere Luciano Franco, che ne dirige l’esecuzione”.
Il suo personaggio è una delle figure storiche che animano il romanzo “La medaglietta ritrovata“, 2021, edizioni Akkuaria.
Il “ritrovamento” della tomba nell’ottantesimo della morte è anche l’occasione per rilanciare l’idea di intitolargli una strada a Carlentini e una a Catania.