Catania, anni ’70, una medaglietta ritrovata, come una macchina del tempo, trasporta la memoria di un anziano alla propria fanciullezza. Ai suoi occhi si materializza la città etnea nel 1907 mentre vive un momento favorevole ed è in fermento per i preparativi di una grande esposizione. Le energie cittadine vengono convogliate nella realizzazione dell’opera, dalle brulle sciare sorge prima una piazza e poi gli imponenti edifici nello stile dell’art nouveau declinata per l’occasione all’eclettismo e al neo-moresco. La responsabilità è grande, in quel luogo verranno mostrati all’Italia e al mondo i migliori prodotti della città; centinaia di migliaia di visitatori verranno in una Catania che dovrà essere pronta a pavoneggiare i propri edifici, la propria arte e la propria industria. In quel momento felice si trovano i vita il fior fiore dell’intellighenzia storica: Verga, Capuana, De Roberto, Martoglio, Rapisardi, i grandi architetti Franco, Malerba e Lanzerotti, i pittori Gandolfo e Abate, tutti riprendono vita e animano la trama del racconto. Si decide di inviare una delegazione a Roma per invitare il re d’Italia ad inaugurare questa grande festa del lavoro. Tra la gente in trepidante attesa di buone nuove dalla capitale ci sono elementi di una società segreta in conflitto coi vertici che vedono nella monarchia sabauda una vetusta rocca da abbattere e l’occasione della visita del sovrano come l’opportunità per risvegliare gli echi repubblicani della loro fede mazziniana. I loro piani, l’eccitazione collettiva per l’esposizione e la visita del re si intrecciano con le vite sedimentate nel quotidiano malessere di un impiegato del monte dei pegni e di un operaio della raffineria ma anche con le vite turbolente di una donna venuta da lontano e di un avvocato dagli svariati interessi. Tutti vedranno i propri equilibri saltare e la propria vita rimessa in discussione.
Anche due ragazzi vivono l’inquietudine di non conoscere il loro futuro e uno di loro si troverà coinvolto involontariamente nel progetto eversivo che doveva restare segreto.
Tra cantieri in costruzione, la vita nelle raffinerie dello zolfo e nelle seterie catanesi si disegna uno spaccato della Catania di inizio secolo che si prepara a sfoggiare alla nazione i suoi primati agricoli e industriali.
Anche la politica è in fermento e le contraddizioni sociali sono terreno fertile per armare la mano di chi sta maggiormente pagando il prezzo del progresso cittadino.
Mentre gli uomini complottano e polemizzano si fa largo il sentimento di donne che vogliono poter dire la propria e si assiste a Catania alle prime riunioni femministe. Sono proprio donne dalla forte personalità a fornire colpi di scena con la loro ferrea determinazione.
Esattamente nel luogo dove si costruirà in seguito il Tribunale di Catania si completano frattanto gli strabilianti edifici in arte nuova della Seconda Esposizione Agricola e con essa risorgono i personaggi storici nella loro umanità e complessità interiore.
Alfredo Sorbello è nato nel 1980 a Catania. È un ingegnere informatico il quale ama dire che la scrittura è imbottigliatrice di emozioni. Una poesia o un racconto hanno significato e valore solo se riescono a conservare intatta e trasmettere nel tempo l’emozione che li ha generati. Dal 2001 collabora con l’Associazione Culturale Akkuaria. Il suo racconto Sfogo Dicotomico si classifica al secondo posto al primo concorso on-line indetto da Akkuaria nel 2000.
Sue poesie sono pubblicate da Akkuaria nelle antologie: Teatro del Tempo (2001), Sul filo dell’innocenza (2001), Premio letterario Antonio Corsaro (2015), Parola al cioccolato (2020). È presente nell’antologia Fili di Parole, Perrore Editore (2011). Nel 2015 esordisce nel campo letterario con il libro di racconti familiari Nelle trincee del mare. La pubblicazione prende il titolo dall’omonimo racconto che nel 2014 è risultato finalista alla quinta edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa dedicato alla memoria del giornalista RAI, scrittore e filosofo siciliano Fortunato Pasqualino. Nel 2016 esordisce con la sceneggiatura della graphic novel Ritorno al Pasubio, tratta dal romanzo di Vera Ambra Piume baciatemi la guancia ardente, liberamente ispirato alla vita di Salvatore Damaggio, eroe italiano della prima guerra mondiale, ancor oggi ricordato come La leggenda del Pasubio. Nel 2021 dà alle stampe il romanzo storico La medaglietta ritrovata, ambientato a Catania durante la seconda esposizione agricola siciliana del 1907.