Conclusa l’avventura letteraria dal titolo “L’immaginario della realtà, Autori ed Editori a confronto” organizzato dall’Associazione AKKUARIA, con cui GAEditori ha avuto la sua presenza con tre titoli diversi e una linea comune che li univa, Dio.
Antonello La Piana ha introdotto il primo libro “Le mani addosso” dell’autrice Valeria Pagano, la quale, con il suo racconto, ci immerge in un viaggio nel tempo, insieme ad Angela la protagonista del romanzo, di un tempo non troppo lontano, in una continua lotta con se e per se e gli altri, nella Sicilia degli anni cinquanta e sessanta, laddove il perenne contrasto tra povertà e agiatezza, pregiudizio e solidarietà, diventano una surreale antitesi tra ignoranza e voglia di conoscenza. Un viaggio esplosivo in periodi e luoghi dimenticati, tra sacrifici e dolori che oggi appaiono tanto lontani ma che viceversa sono sempre accanto a noi sotto diverse vesti. E’ la storia di Angela, una donna non più giovane che scava tra i ricordi, dai quali riemergono particolari e fatti incresciosi della sua infanzia e della sua adolescenza. L’incontro in collegio con una suora, che non usa con lei né gentilezza né buone maniere ma solo violenza, fisica e verbale, segnerà il suo cammino. Una denuncia sociale che ha saputo descrivere con evidente crudezza e altrettanto coraggio. Tutte le donne che incontreremo dovranno prima o poi fare i conti con la violenza. Il romanzo, in tutta la sua complessità, pone l’accento sul rapporto madre figlia che, al di là degli schemi sociali, non sempre si rivela idilliaco.
A seguire e la volta di Gaetano Amoruso che insieme ad Eveljn Emmanuello, quest’ultima non presente alla manifestazione per motivi logistici, ci descrive l’uomo schiavo del mercato, del consumismo e di se stesso. Il tempo breve, si caratterizza per una vita frenetica, senza scopo, priva di valori e passioni dove impera un lavoro sempre più perverso e un marketing privo di principi etici. “La delusione di Dio“, questo il titolo del libro, diretto e provocatorio, è una narrazione appassionante che prova a descrivere un mercato dei consumi alla perpetua creazione di nuovi bisogni, un mercato del lavoro che ha smarrito il valore della dignità del lavoro, un mercato finanziario che ha perduto il suo ruolo di servizio verso l’economia reale. E la vittima prescelta è l’uomo. Un libro per tutti ma anche uno studio intrigante, a volte graffiante, retaggio dell’esperienza universitaria e lavorativa dei due autori.
Una serie di appendici sul mondo del marketing e alcuni esempi tratti dalla realtà quotidiana completano il volume. E proprio qui, nelle motivazioni pratiche, nella combinazione di teoria ed esperienza, la prospettiva semiologica rivela tutta la sua fecondità per andare a ridisegnare, in maniera semplice, una doverosa riflessione sul mondo imprenditoriale e non solo.
Chiude la manifestazione il libro di Antonello La Piana “La rosa bianca e la forza delle parole”, presentato dalla stessa editrice e presidente di AKKUARIA Vera Ambra, la quale, con affetto e grande sensibilità, apre la presentazione nel ricordo delle vittime delle grandi guerre e puntando al gruppo protagonista del racconto di Antonello. Quest’ultimo ha voluto dar voce ad un drappello di giovani studenti che dal giugno 1942 al febbraio 1943 fecero opposizioni non violenta al regime nazista e per questo pagarono con la loro vita, furono arrestati, processati e ghigliottinati nell’arco di due settimane. I ragazzi, poco più che ventenni, persuadevano i tedeschi ad adottare una forma di resistenza al regime nazista tramite opuscoli, mediante la parola. Un libro che si interroga sulla storia presente e passata, incentrato sulla figura di Romano Guardini e sulla critica all’epoca moderna considerata il tramonto dell’umanità. E’ proprio da quelle vicende che forse è possibile capire ciò che intendeva dire quando Guardini si riferiva al singolo che può spezzare le catene del totalitarismo con la forza della coscienza sottomessa a Dio.
Un’esperienza entusiasmante la manifestazione “L’immaginario della realtà, Autori ed Editori a confronto” che ha portato lustro e meriti a casa GAEditori con la consegna di premi ed incontri appassionanti. Un ulteriore tassello di bellezza anche per la città di Catania sede dell’evento, che con le sue luci a festa pronte a dare il benvenuto al prossimo natale, ha accolto con calore ed affetto, quanti sono intervenuti regalando loro quanto di più bello può esserci in una città dalle lunghe tradizioni culinarie e artistiche.