Tempi nuovi al Manzoni di Milano fino al 24 febbraio 2019

Posted by on Feb 10th, 2019 and filed under Eventi, News. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Che succede quando i tempi cambiano così rapidamente come ai nostri giorni? Ecco allora venire in scena una famiglia. Il padre, grande storico e scrittore nonché docente universitario, in crisi nell’uso del computer si trova costretto a telefonare al figlio liceale a scuola per chiedergli come si fa ad andare avanti: “Ho perso la scrivania”! Allora ecco il figlio Antonio – voce fuori campo – a dargli istruzioni per telefono, che il padre naturalmente non afferra, essendo la spiegazione troppo veloce. Entra allora in  ballo la madre giornalista,che ha seguito corsi per imparare l’uso del PC e a velocizzarsi, cioè a scrivere in poche righe un articolo brevissimo. Ma le sorprese non sono finite. Il figlio chiede aiuto al padre per una ricerca sulla Resistenza e questi gli consiglia di leggere almeno tre libri. (Libri? Cosa sono? Non ho tempo).

Anche la figlia Clementina ha qualcosa di nuovo, un segreto che non vogliamo svelare. Padre e madre sbigottiti devono far fronte ai tempi nuovi, veloci, moderni; ma infine tutto si conclude bene. Sarà proprio il padre a capire e ad adattarsi,  a rovesciare i suoi punti di vista, dimostrando di capire e adeguarsi ai “tempi nuovi”, passando dalla sua sterminata biblioteca al computer.

Scritto e diretto da Cristina Comencini, con l’interpretazione di  Iaia Forte e Maurizio Micheli,  pone in teatro una riflessione che tutti facciamo: l’uso dei telefoni e dei PC ci impedisce spesso un vero dialogo, mentre a teatro siamo posti in condizione di riflettere sui nostri problemi di ogni giorno.

Brillanti e simpatici come non mai, i due attori sostengono i loro ruoli di genitori sorpresi dai figli, che  rappresentano la modernità. Il pubblico si diverte molto, ma dentro si identifica coi poveri genitori e tifa per loro. Tutto si rinnova e ci dobbiamo rinnovare anche noi. Questo il messaggio che ci resta, recitato in modo divertente, per farci capire in che strano mondo viviamo. Un mondo in cui per i rapporti umani restano il fondamento pi importante.

Serena Accascina Polizzi

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