Nel dicembre 2019 ha avuto luogo, nella sala dei convegni del Museo Tempo di Canicattini, la presentazione del romanzo I segreti di Giacinta di Giusi Sapienza Jouven. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Amici della Voce di Canicattini il cui presidente Salvatore Mozzicato ha presentato l’autrice al folto pubblico presente.
In seguito, l’assessore alla cultura Loretta Barbagallo ha trasmesso i saluti del sindaco, Marilena Miceli, e ha elogiato l’iniziativa, promotrice di cultura sia dal punto di vista letterario che da quello storico.
Il primo dei due relatori, il professore Vincenzo Ficara, ha infatti sottolineato che il romanzo mette in evidenza, sullo sfondo della vicenda narrata, il contesto socio-economico della fine del dopoguerra nel nostro paese e i fermenti che lo percorrevano. Ha poi parlato del lavoro dell’autrice sulla scrittura che include il siciliano quando è necessario, riproducendo in chiave letteraria il bilinguismo naturale scaturito dall’incontro della lingua della classe benestante con quella dei contadini.
La professoressa Francesca Morale si è soffermata, nel corso della sua relazione, sulla trasformazione sociale generata dal progresso inarrestabile di quegli anni e anche sull’esperienza formatrice di Chiara, la giovane narratrice, che fa dei Segreti di Giacinta un romanzo d’iniziazione. Il libro illustra, infatti, l’evoluzione interiore di Chiara, una giovane cittadina la quale, mentre passa le vacanze nella tenuta dei nonni, capisce molte cose e riesce da sola a dipanare la matassa imbrogliata della storia di Giacinta.
Concludendo la presentazione, l’autrice ha spiegato di avere scelto come epoca storica del romanzo il periodo successivo al dopoguerra perché era stato un periodo di speranza per tutti; e di avere voluto parlare al lettore non soltanto dei sentimenti degli adulti ma anche di quelli degli adolescenti che osservano con intelligenza e lucidità il comportamento dei grandi.
La professoressa Franca Amenta ha letto alcuni brani del libro.