Claudia Leontini nasce a Catania l’1 Giugno 1987, dove attualmente risiede. I suoi studi artistici iniziano nel 2001 frequenta l’Istituto d’Arte di Catania, dove conseguirà il diploma di Rilievo e Catalogazione progetto Michelangelo.
Nell’anno 2006/07 frequenta la Scuola dell’Arte della Medaglia, Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, dove conseguirà il diploma di incisore nel 2010.
Approfondirà le tecniche di incisione, sbalzo e cesel-lo, modellazioni in cera, plastilina, gesso, acciaio, rame e pietre dure, minipittura smalto. Partecipando a più concorsi, modella a Basso rilievo la Madonna degli alberetti di Joannes Bellini, consegnata al papa l’8 dicembre 2009. Tra i vari progetti, la sua medaglia, realizzata per il B.A.M.S. The Lady of Shalott sarà il primo prototipo interamente realizzato in vetro ed esposta al British Museum di Londra.
Nell’anno 2011/12 frequenta il triennio di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania con una predilezione verso l’iperrealismo, conseguendo il diploma di primo livello in Pittura nel 2015.
Nell’anno 2017/2018 si diploma al biennio specialistico di grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Attualmente lavora come libera professionista prediligendo la ritrattistica e l’iperrealismo.
Riflessi d’altri mondi
Olio su tela 70 x 100 2013
Scoperta, vita, ricordo: riflessi di mondi che
si intrecciano, saggezza che si mescola al colore!
Candelora “I Chianchieri”
Olio su tela 100 X 120 – 2013
Omaggio alla festa più importante della Città di Catania. Sant’Agata e le sue candelore: cultura e tradizioni che si intrecciano tra luci, fumi e profumi, rendendo unica una storia non ancora scalfita dal tempo.
La pietà
MISTA (promuove il riciclaggio)
Olio su tela grezza, carta velina, colla, carta di giornale e plastica 80X80 2017
Il contrario dell’egocentrismo è la Pietà. Essa ci mette in contatto con la sofferenza altrui interiorizzandola dentro di noi: pianta il primo seme dell’amore verso il prossimo.
“Ove sia chi per prova intenda amore,
Spero trovar pietà, non che perdono” (Petrarca)