“Adesso è fredda e gelida la primavera ma il 4 agosto a Spoleto la poesia prenderà fuoco e saranno fiamme d’amore e d’ebbrezza durante la Notte bianca per il 2018 Anno del cibo italiano! “
Con queste parole di Anna Manna, curatrice dell’antologia, è iniziato il bellissimo pomeriggio del 27 marzo dedicato alla presentazione dell’Antolgia “Ebbrezze di versi, sospiro …divino” edito da Akkuaria in italiano e nella traduzione spagnola di Fàtima Rocìo Peralta Garcìa, con le illustrazioni di Anastasia Guardo.
La presentazione si è svolta presso il Centro di documentazione europea A. Spinelli della Facoaltà di Economia e commercio di SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA. Dunque queste poesie dedicate al vino, raccolte da Anna Manna con vivace e frizzante impegno, si fanno strada nelle sedi della cultura: da Roma voleranno a Spoleto presso la Biblioteca Giosuè Carducci per una vera e propria gara tra i poeti presenti fino alla proclamazione del POETA EBBRO 2018!
Come è scritto nella prefazione all’Antologia :
“…il vino è anche tentazione, spinta alla passionalità, un calice irrora le guance ma anche i sentimenti, li accende di una luce più vivida.
Così la danza del vino si snocciola tra le poesie che hanno raccontato la storia, le vicende degli italiani di ieri, si attarda anche nella esposizione dei sentimenti, ma soprattutto delle sensazioni, a volte piccanti, a volte tenerissime, a volte pastose.
È il miracolo dell’uva che ci ricorda le radici e ci spinge al futuro, che ci ammonisce contro le esagerazioni e ci riunisce con un bicchiere ambrato di vino per festeggiare la vita.”
Il pomeriggio culturale si è aperto con la relazione della Prof.ssa Anna Marras docente di spagnolo presso la Facoltà.
La prof.ssa Anna Marras con le sue acute osservazioni linguistiche ha permesso l’avvio di un discorso critico sullo strutturalismo in poesia, l’analisi tra l’io poetico della lirica e lo sdoppiamento dell’io poetico (anche io narrante) nella poesia – racconto, l’individuazione della contaminazione del neorealismo narrativo e cinemtaografico nella poesia post-pavesiana, l’avvento della poesia del quotidiano, dell’infinitamente umile contrapposto alle tematiche della poesia classica. Datemi una cipolla e farò scaturire la poesia! Questa la sfida della poesia post-pavesiana, il poeta che si vantava con convinzione di avere sostituito conti baroni e nobili dannunziani con umili contadini ed operai come protagonisti di poesia. Del resto Quasimodo affermava che il futuro della poesia sarebbe stato il dialogo. Non più dunque un monologo ripiegato sulle proprie emiozioni ma lo sguardo complessivo sulle emozioni di tutti senza distinzione di metodi espressivi, linguaggi, appartenenza a classi sociali diverse. La ricerca sulla parola accende anche considerazioni sulla storia della poesia, della sua evoluzione attraverso gli anni e le stagioni nel superamento dei dogmi e dettami classici.
I Poeti ebbri Ospitati all’Università! Dunque è stato giusto avviare un discorso analitico sullo strutturalismo in poesia!
Alla presentazione hanno preso parte moltissimi dei poeti presenti nell’antologia, giunti anche da fuori Roma come Mario Narducci e Clara Di Stefano aquilani, Giuseppe Lucca giunto da Perugia. Il publico numeroso e partecipe, la sede prestigiosa come il Centro di documentazione europea A. Spinelli alla Sapienza Università di Roma, la verve dei relatori come la Prof.ssa Anna Marras e la poetessa e scrittrice Vera Ambra come editore Akkuaria, la conduzione spigliata e moderna della poetessa Anna Manna curatrice dell’antologia, hanno decretato un successo coinvolgente e denso di sviluppi.
La prossima tappa della antologia sarà L’Aquila nell’ambito del Maggio dei libri.
Poi Spoleto nella Biblioteca Giosuè Carducci.
A macchia d’olio dunque si espande per le città italiane della cultura questa antologia CHE VUOLE ESSERE UN OMAGGIO ALL’TALIA E AL VINO ITALIANO ATTRAVERSO LA METAFORA DELLA POESIA EBBRA. Il gruppo dei Poeti ebbri, molti dei quali presenti alla serata del 27 marzo a Roma, accomuna alcuni dei più bei nomi della poesia italiana, da Corrado Calabrò a Giuseppe Mannino, da Jole Chessa Olivares a Daniela Fabrizi e Serena Maffia, da Fabia Baldi a Antonella Pagano che porta la poesia di Matera capitale della cultura 2019, da Anita Napolitano a Tiziana Marini, dalla raffinata Luisa Bussi all’ironico Giuseppe Nasca, da Maria Buongiorno a Gabriella Di Domenicantonio. Tra loro anche una personalità nota come storico di Cristoforo Colombo il poeta Ruggero Marino. E personalità emergenti in poesia come Alessandra Felli e tanti tanti altri ancora. Senza dimenticare i poeti in erba della Scuola di poesia della poetessa Daniela Fabrizi. L’antologia in italiano ed in spagnolo accoglie anche brani narrativi. Si sono aggiunti poi altri poeti come Anna Felli che hanno aderito al gruppo con entusiasmo.
Un breve simpatico brano di Antonietta Tiberia, letto con grande maestria dall’autrice, ha concluso la serata.
Il saluto di Angelo Ariemma, per il Centro di documentazione europea, il buffet di commiato, i saluti e gli auguri per la Pasqua hanno abbracciato l’intera manifestazione in un clima di calda cordialità.
Gli appalusi più sentiti alle poetesse e scrittrici Vera Ambra e Anna Manna che di questo frizzante mosto destinato a diventare spumante sono le ideatrici e le organizzatrici.
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