Un allestimento di pregio, quello di Zeffirelli. Riesce a mettere d’accordo i pucciniani doc, che vorrebbero una regia più sobria per un’adolescente che subisce un finto matrimonio, un inganno e che vive un’estenuante attesa fino alla morte, con coloro che trovandosi in Arena vorrebbero la loro fetta di spettacolo.
Una folla di passanti, ambulanti, spazzini all’inizio, ma poco per volta tutto si dirada e alla fine la povera Butterfly muore sola.
La cantante Sae-Kyung Rim seppur con una voce che mal si adatta per una Butterfly, riesce comunque a impersonare una giovane ragazza illusa. Nei panni di Pinkerton ritroviamo il tenore Gianluca Terranova cui viene ancora una volta affidata una parte da ribaldo, ma la sua bravura è fuori discussione. Ci auguriamo di vederlo ancora nei prossimi anni nel ruolo di un personaggio più eroico. A Pinkerton si contrappone l’umano Sharpless, reso abbastanza bene da cantante Stefano Antonucci.
Un plauso meritano i comprimari come Francesco Pittari, che riesce a dare la misura di quanto Goro sia un personaggio abbietto. Altrettanto bene rende la parte di fedele amica Anna Malavasi nel ruolo di Suzuki. Nicolò Ceriani sta bene nei panni del sospirante Yamadori. Gli anatemi dello zio Bonzo sono stati ben lanciati da Deyan Vatchkov.
Buona la direzione dell’orchestra da parte del maestro Jader Bignamini.
A causa di un improvviso acquazzone purtroppo lo spettacolo si è dovuto interrompere.
Possiamo proprio dire pioggia e arena.
Alessandro Scardaci
Repliche 11, 19 agosto 2017 ore 20.45
Foto Ennevi/Fondazione Arena di Verona.