Dal 3 al 9 Agosto del 2014 Daniele Luppari, al tempo trentottenne, in sette giorni e in sella alla sua bicicletta, per mantenere fede ad una promessa fatta dodici anni prima a Savina Aversa, medico presso l’Istituto Oncologico Veneto,che lo prese in cura e lo aiutò a superare la sfida più importante della sua vita, affronta un tragitto lungo oltre mille chilometri.
Per ricordare la sua battaglia vinta contro il cancro e onorare la memoria della dottoressa Aversa, nel frattempo scomparsa nelfebbraio del 2013, a causa dello stesso male.
Così Daniele Luppari con una impresa, preceduta da lunghi mesi di preparazione fisica, con la sua bicicletta da corsa, percorre l’Italia da Nord a Sud, toccando in sette tappe le città di Cesena, Porto Recanati, Pescara, Barletta, Matera, Rossano, e infine Soverato, ultima dimora di Savina.
A raccontare quest’impresa non è un cronista sportivo ma una scrittrice che, attraverso la sua penna, ci riporta i particolari più intimi di quel periodo e con mirabile sensibiltà, rende su carta le emozioni, le paure e le fatiche di Daniele, cogliendo tutte le sfumature del suo sentire.
Mossa dal profondo dolore per la perdita, ne cerca un’altra, una nuova, nera, perché la porti lontano dalle sue amarezze.
Con questo sentire nel cuore, i due iniziano a parlare di pesi con i quali fare i conti, di fantasmi che lacerano e di paure chenon lasciano vie di scampo.
La vittoria è dunque il risultato di una enorme fatica e costante allenamento ma tutto questo serve per imparare a resistere, per sopraffare il dolore, per non darsi per vinto.