“Perché solo cose belle?
Perché di strazi e dolori
ho riempito già una vita intera.
E di bello e di meraviglia e di blu
adesso ho bisogno.”
Così ci confessa Alessandra, la sua giovinezza dell’anima e la sua maturità della mente. E non è un ossimoro. Nei poeti queste qualità convivono!
Poesia come droga? No, anzi, poesia che riesce a penetrare il quotidiano banale e renderlo entusiasmante, un accostarsi alla vita per carpirne gli odori, il fluttuare di un sentimento, il posarsi dolcissimo di una carezza.
Del resto l’Arte non è forse questo? Rendere meraviglioso ciò che è banale?
L’Arte dice l’indicibile e svela ciò che non può essere svelato.
L’Arte dunque può raccontarci la gioia, la consapevolezza, i giochi dell’amore, anche le invenzioni, insomma le cose che non esistono! Ecco il titolo è adulto, consapevole, svenato dal dolore.
Così il poeta si accuccia in un angolo del giardino della vita e piano piano, senza che neanche lui se ne accorga, dipinge il Paradiso. In quel piccolissimo angolo, che forse non esiste o forse sì, in quel gioco delle parti così dolce e avvincente, in quelle paure di perdere, in quelle ingenue vittorie di sguardi, tentazioni, carezze, amplessi veri e dell’immaginario, in quella carne che è anche psiche, ebbene in questo territorio piccolissimo e vasto come il mondo, vive il poeta e la poesia di Alessandra Felli.
Anna Manna
Alessandra Felli è nata e vive a Roma. Ha svolto studi classici e ha collaborato con diverse testate giornalistiche. Oggi lavora al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha sempre avuto un naturale istinto per la scrittura. Nel2014 ha pubblicato il libro di poesie e racconti Io confesso, Akkuaria Edizioni. Ad ottobre 2015 si è classificata terza al Concorso Internazionale di Poesia Antonio Corsaro. Nel maggio 2016 ha vinto il 1° premio – poesia singola – Le rosse pergamene.