Ambra Angiolini, Francesco Scianna, Francesco Biscione, con la regia di Michele Placido portano in scena questa simpatica e divertente commedia di Pinter, scritta nel 1978 soprattutto per un pubblico italiano. La storia inizia dalla fine. Due ex amanti, una donna graziosa e sposata si incontra al Pub con un uomo, anche lui sposato, di cui è stata amante per circa otto anni. Entrambi si chiedono “come stai?” e “bene” e “tua moglie e tuo marito?” “bene. Ma dopo dialoghi molto formali, si viene a sapere che lei ha avuto un lungo colloquio la sera prima col marito e, poiché questi le ha confidato di avere una storia seria e di volere il divorzio, lei gli ha dovuto dire la verità, cioè che l’aveva tradito per anni con lui, il migliore amico e collaboratore del marito.
La scena seguente vede un colloquio surreale dell’amante, che si sente in colpa e vuole scusarsi col marito, ma questo gentleman, in modo molto tranquillo risponde “ma lo sapevo già da un pezzo… non ha importanza.”
E così, di scena in scena, si racconta tutta la storia, dal nascere dell’amore fra i due che, da amanti clandestini affittano una casa nei dintorni di Londra, per trovarsi di giorno, fino alla rottura, malinconica, ma necessaria.
E’ troppo complicato portare avanti due famiglie e anche il loro rapporto, tenendo conto anche del lavoro (lei ha una galleria d’arte, lui deve viaggiare spesso).
Alla protagonista il marito, ricco e importante serviva come sicurezza, l’amante
come passione. Ma nel raccontarsi e nel dialogare, la passione svanisce, si perde. E i fremiti dei primi tempi sono dimenticati. Il testo si può leggere anche come fallimento di un’utopia del’68: la liberazione sessuale, tanto desiderata non riesce a risolvere nessun problema, anzi ne crea altri.
Il tutto è molto inglese e per noi divertente: di fronte al tradimento non c’è la scenata tremenda, la gelosia, il risentimento. Tutto è come sfumato, molto educato, sottinteso. Qui sta la bravura degli attori che interpretano questa storia inglese, così bella e malinconica, (che da noi non potrebbe mai succedere in questo modo)ma è interessante e godibile.
serena accàscina