Mi chiamo Elena Della Giovanna, vivo a Lodi in una stramba e allegra famiglia di umani e pelosetti.
La mia ricchezza, la mia felicità. Tre figli maschi che mi fanno sentire una mamma felice. (E mi danno non pochi pensieri!) Un marito che conosco e amo da ventitré anni. Mi supporta e sopporta. Una ciurma sgangherata, improbabile e variabile (nel numero) di randagini bisognosi, allietano e colorano la nostra Casa. Gatti, soprattutto, ma anche cani, ricci, gazze, cornacchie, topini, pecore, capre, maiali (anche se abitiamo in periferia e non in una sconfinata prateria). Eccentrici forse, felici di sicuro. Mi sono diplomata al Liceo Scientifico (anche se non capisco nulla di Matematica!) Ho preso poi la laurea in Scienze Politiche, con indirizzo sociologico, discutendo la tesi “Il rapporto terapeutico tra uomo e animale”. Sono nata (ahimè) così, non c’è un inizio in questa mia missione (perché per me è proprio una missione!) di salvataggio di animali bisognosi. Sin da piccolissima ho aiutato lumache, bruchi, coccinelle, scarafaggi, lucertole. Ho avuto una prozia anziana straordinaria (Antonietta) che mi ha sempre sostenuta e incoraggiata e ha comprato per me un enorme sacco di lumache, esposte in una vetrina di un pescivendolo a Lodi. Le abbiamo liberate insieme nel suo orto di grassi pomodori, sedani, finocchi, lattughe. Gliel’hanno raso al suolo in due giorni. Ma zia Antonietta era felice, per le lumache. E per me. Allora ho capito che la strada era quella giusta.
Con molto piacere ho curato la stesura di questo libro, e nel mettere in sequenza i capitoli mi sono ispirata all’alternarsi delle stagioni, sol perché è parte fondamentale nell’ordine naturale delle cose. Ho voluto assecondare un percorso che presentasse Elena, attraverso i pensieri espressi su una pagina di Facebook in modo naturale, e da dove si evince la sua rabbia, motore portante del suo incondizionato amore verso tutto e tutti; ed è per questo che ho cercato di dar spazio ai modi del suo essere donna, del suo essere “Spirito libero”, che fin da bambina, ha seguito in maniera del tutto istintiva, primigenia.
Si dice che le Anime, prima di ritornare sulla Terra, scelgono il luogo dove nascere e l’esperienza da compiere… peccato che una volta “incarnate” perdono di vista gli obiettivi prefissati.
Per fortuna non tutte! Difatti Elena, con il suo comportamento, esprime la chiara consapevolezza di sapere in ogni occasione qual è il suo compito e il suo posto nel mondo.
Ogni istante della sua vita è farcito con una forte dose di pura passionalità, che manifesta attraverso la sua gioia di vivere, lo sdegno verso gli ingiusti, la compassione e la carità cristiana. Tutto ciò rappresenta l’espressione pura della piena realizzazione di se stessa.
Dietro al suo essere Donna-Madre-Volontaria, prima di tutto c’è il rispetto per la Legge Creatrice dell’Universo, deve Vita e Morte, Crescita e Distruzione obbediscono all’Ordine Naturale delle cose, e questi principi inevitabilmente la portano ad avere una concreta visione della realtà e a saperla apprezzare maggiormente.
Se tutti gli Uomini si rendessero conto della propria “pochezza” davanti all’intero Creato, forse non sarebbe necessario sopraffare i deboli e creare inutili sofferenze.
Se potessimo renderci conto che soltanto l’amore caritatevole, che tutto dà e nulla chiede in cambio, può dare senso e respiro alla nostra esistenza. Solo l’amore che è capace di dare un animale, quando a sua volta è rispettato e amato, è impagabile e chi lo ha provato sa che tutti siamo “Uno”.
Vera Ambra