Si è svolta ieri, 12 maggio 2016 a Gela, la presentazione del libro di Vera Ambra “Piume baciatemi la guancia ardente” con una sentita cerimonia di apertura, guidata dal Tenente Antonio Cilio, presidente della sezione di Niscemi dell’Associazione Nazionale dei Bersaglieri, e dalla Delegazione formata da Giuseppe Bennici, Segretario, Emanuele Nicoletti e Giuseppe Iacona.
La manifestazione ha avuto inizio con l’onore alla bandiera italiana e al Bersagliere Tenente Salvatore Damaggio, incentrandosi dunque sull’impresa titanica che cento anni addietro segnò un bivio nelle vicende della prima guerra mondiale.
Il segno di rispetto verso tutti coloro che nei conflitti bellici di tutti coloro che hanno difeso la Patria sono stati celebrati con le struggenti e toccanti note di un “Silenzio fuori ordinanza”, suonate dalla tromba di Nuccio Pace.
Un “silenzio” per ricordare e onorare tutti coloro che non sono più tornati e che ancora con il loro “silenzio” chiedono a gran voce di non dimenticare chi ha difeso la Patria con la propria vita.
Un’occasione dunque per ricordare i valori e i valorosi. Tra queste un doveroso pensiero è andato alla giovane pluridecorata bersagliera Monica Graziana Contraffatto, la prima donna soldato che ha ricevuto la medaglia d’oro al valore dell’Esercito.
Con l’occasione è stata anticipata la nascita della Graphic Novel “Ritorno al Pasubio”, tratta dal libro di Vera Ambra, sceneggiata dallo scrittore Alfredo Sorbello e disegnata da Gaetano Andrea Testa in arte GAT.
Un breve filmato ha presentato una sintesi dell’opera, a breve in uscita.
Come nel libro “Piume baciatemi le guancie ardenti” anche le illustrazioni di “Ritorno al Pasubio” ricalcano il viaggio psicologico che si sviluppa dentro la mente di un soldato, di un medico, di un bersagliere, di un uomo che affronta le difficoltà della vita sostenuto dagli ideali che coltiva sin dalla giovane età.
Salvatore Damaggio, in un ospedale come in una caserma o in trincea affronta la vita senza mai pensare di meritare un particolare riconoscimento per i suoi atti. È un uomo che fugge gli onore ed i premi, concentrato com’è sul suo dovere verso gli uomini e verso la Patria di cui vive un concetto ormai perduto di amore verso la terra natia.
È intervenuto all’iniziativa il maestro Salvatore Barbagallo che ha realizzato dal vivo due opere pittoriche ispirate alle vicende del Damaggio.
In qualche modo quattro artisti siciliani, con le loro opere visive e letterarie, hanno riportato le “spoglie di carta” di un Eroe, nella sua città natia e le hanno deposte nella casa della “Memoria”, il Museo Archeologico di Gela, il luogo deputato all’immortalità della storia.
Dunque un nuovo ritorno per il Damaggio che è stato accolto dai rappresentanti istituzionali della città e dalle Associazioni che hanno patrocinato l’iniziativa.
Ha condotto la serata la dott.ssa Fabiola Polara, presidente della Pro Loco di Gela. Al tavolo del dibattito si sono alternati la prof.ssa Rita Salvo, presidente della FIDAPA, l’arch. Ennio Turco, Direttore del Museo, Antonio Cilio, presidente ANB Niscemi, l’arch. Francesco Salinitro, assessore alla Cultura, l’arch. Mario Cernigliaro e il prof. Nuccio Mulè, presidente dell’Archeoclub di Gela.
Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento le Associazioni di Gela: Rotary Club, FIDAPA, Lions Club Del Golfo, Kiwanis, Pro Loco, Archeoclub e Lega Navale.
Il servizio di accoglienza è stato offerto dagli allievi dell’Istituto Professionale Alberghiero di Gela.
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Maria Consoli