Il soprano Lucrecia Garcia, nel ruolo di Aida, ha saputo rendere al personaggio la dignità di una principessa quale effettivamente è. Una voce convincente in tutte le parti, dai momenti più drammatici intimistici(ritorna vincitor, oh Patria mia) ai momenti più estatici quale può essere il duetto finale.
Altrettanto efficace è stata l’interpretazione del tenore Stuart Neill nel ruolo di Radames con un timbro che ha saputo ben reggere i momenti più faticosi che la partitura verdiana comporta. Il mezzosoprano Elena Gabouri ha retto agevolmente il ruolo della perfida Amneris, che ha saputo scegliere il giusto colore dalla tavolozza melodrammatica di amica confidente e
carceriera. Il ruolo di Amonasro è stato interpretato da Ambrogio Maestri, cantante con una voce estesa che ha dato delle belle coloriture al Re vinto che chiede clemenza e al padre che maledice la figlia che non vuole servirsi di Radames per fargli dire il luogo dal quale passerà l’esercito.
Il basso Marco Spotti ha saputo conferire al ruolo di Ramfis quei toni ieratici che la parte richiede, come pure Andrea Macco ha saputo interpretare la parte del Re con vera padronanza scenica.
Altrettanto efficace è stata l’interpretazione del tenore Stuart Neill nel ruolo di Radames con un timbro che ha saputo ben reggere i momenti più faticosi che la partitura verdiana comporta. Il mezzosoprano Elena Gabouri ha retto agevolmente il ruolo della perfida Amneris, che ha saputo scegliere il giusto colore dalla tavolozza melodrammatica di amica confidente e
carceriera. Il ruolo di Amonasro è stato interpretato da Ambrogio Maestri, cantante con una voce estesa che ha dato delle belle coloriture al Re vinto che chiede clemenza e al padre che maledice la figlia che non vuole servirsi di Radames per fargli dire il luogo dal quale passerà l’esercito.
Il basso Marco Spotti ha saputo conferire al ruolo di Ramfis quei toni ieratici che la parte richiede, come pure Andrea Macco ha saputo interpretare la parte del Re con vera padronanza scenica.
La regia è sempre quella ripresa del 1913 di Gianfranco de Bosio, con movimenti di massa e coreografie(Susanna Egri) molto ben curate. Ottima la prestazione della prima ballerina Alessia Gelmetti.
L’orchestra sotto la direzione del maestro Marco Ammollato, bene equilibrata e coesa, ha saputo dare una descrizione musicale delle situazioni, come ad esempio nel preludio, è ben scandito il tema dell’amore di Aida e della casta sacerdotale, o dell’introduzione strumentale del terzo atto.
Uno spettacolo ben riuscito, in tutti i particolari, senza inadeguatezze, grazie alla maestria di tutti gli artisti che vi hanno collaborato
Uno spettacolo ben riuscito, in tutti i particolari, senza inadeguatezze, grazie alla maestria di tutti gli artisti che vi hanno collaborato
Alessandro Scardaci
2012 Aida atto II de Leo¦Çn 15 07 dl foto Ennevi 135
Si ringrazia la Fondaizone Arena di Verona per la gentile concessione delle immagini.
Si ringrazia la Fondaizone Arena di Verona per la gentile concessione delle immagini.