Magica Spoleto a casa Menotti

Posted by on Feb 17th, 2016 and filed under Akkuaria, News. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Il Viaggio letterario 2016 di Akkuaria ha ricordato gli eroi della grande guerra: il Re Soldato, Carlo Delcroix, Salvatore Damaggio nel trionfo della poesia

Nell’incantevole borgo medievale umbro di Spoleto, ricco di suggestioni francescane, si è svolta l’edizione 2016 del “Viaggio tra le vie dell’Arte“, organizzato dall’Associazione Akkuaria di Catania, presieduta da Vera Ambra; con il supporto fondamentale di Anna Manna Clementi, poetessa e organizzatrice culturale romana (ma campana d’origine), del giornalista Elia Fiorillo, ospitati nel luogo magico di Casa Menotti mercè la munificenza della Fondazione Monini, industriali oleari (era presente Zefferino Monini), la magione -curata con attenzione da Antonella Colosi, di origine messinese- ove il Maestro e compositore Giancarlo Menotti ha ideato sin dal 1958 il Festival dei Due Mondi -che costituisce una splendida immagine dell’arte italiana nel mondo- e nella cui altàna ospitò Ezra Pound, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo (tanto per citare tre nomi fra i numerosissimi), ha visto unatre giorni di poesia, letteratura e storia e ricordo del passato, svoltasi in maniera armonica e densa, come è nello spirito di quel luogo magico che si affaccia sulla piazza del Duomo di Spoleto (costruzione romanica dedicata all’Assunta, in cui si conserva l’icona bizantina della Madonna donata da Federico Barbarossa e una delle due uniche autografe lettere di San Francesco).

Francesco Giordano
Foto di Stefano Iachetti

Il giorno 13 febbraio in mattinata si ricordarono i combattenti eroi della grande guerra, occorrendo le celebrazioni centenarie del conflitto: lo scrittore e storico catanese Francesco Giordano (nonché Guardia d’Onore alle RR.TT. del Pantheon), ha voluto con passione ricordare le figure fulgide di Carlo Delcroix, grande invalido e fondatore della Associazione Mutilati ma soprattutto poeta e scrittore densissimo, narrando della sua lirica quale “aedo del Dolore, questo dio senza altari“, la cui figura è presente nella antologìa di memorie (pubblicata l’anno scorso da Akkuaria) e che andrebbe maggiormente conosciuta; ha poi tratteggiato la sintesi del romanzo “Piume baciatemi la guancia ardente” (scritto da Vera Ambra, basato su fatti autentici, in uscita in questi giorni e la cui anteprima ivi si svolse) su Salvatore Damaggio, l’ufficiale che nell’estate del 1916 conquistò il Pasubio, natìo della lontana Terranova di Sicilia (oggi Gela); ha inoltre egli precisato che l’onore nazionale ed il fulcro di quella pugna immensa fu la figura del Re Soldato Vittorio Emanuele III, che unico fra i regnanti lasciava il Quirinale per vivere nelle trincee per tutti gli anni della guerra (come scrisse D’Annunzio in una lirica ripubblicata nella predetta antologìa, “dimesso l’ermellino sfanga calzato d’uosa…”): “il Re ha due volte salvato l’Italia“, ha detto Giordano, “nel 1917 col convegno di Peschiera e nel 1943, con la continuità del governo nazionale spostato a Brindisi per non cadere in mani nemiche, come ha ben precisato il Presidente emerito della Repubblica Ciampi in un pubblico discorso nel 2003“.  

La serata di sabato fu allietata dalle recite dei poeti contemporanei di Akkuaria, appositamente convenuti da tutte le parti d’Italia -dalla Toscana al Lazio al Sud- e si concluse domenica 14 febbrajo, genetliaco di Akkuaria, con la presentazione del libro di prossima uscita, della insigne poetessa Anna Manna (che ha consegnato alla Casa la sua poesia “Piazza del Duomo“, letta per l’occasione, con una targa a Monini) nonché con novelle letture di tutti i poeti dell’Associazione catanese, presenti ed assenti; poiché si onorarono i vivi, Francesco Giordano, sull’attenti, intese onorare i morti per il grande ideale della Patria e, mentre uggiava il vento nella fosca mattinata innanzi al cielo infinito, lèsse la lirica “Soldato d’Italia” di Ada Negri, in omaggio a tutti i caduti della prima guerra mondiale, e la poesia “La Pietà” (o la Madre), in cui Carlo Delcroix condensa in purissimo sentimento la tragedia che lo rese mutilo nelle carni, ma sfavillante nell’anima.

Nell’auspicare che il ricordo e la memoria, oggi intensamente dediti ad opere di pace e costruzione della coscienza collettiva, mai vengano abbandonate, il Viaggio artistico di Akkuaria, tra le vie della piccola, romanamente màschia ed esoterica Spoleto (nel 1975 nelle strade della cittadina venne girato il film “Cagliostro”, tratto da un libro di Pier Carpi, con Beckim Femhiu), riscòsse intensi successi. Non casualmente il palazzo della Civiltà Italiana all’EUR di Roma al viandante fa ancor leggere: “Un popolo di Poeti, di Artisti, di Eroi..”

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