L’opera comica di Pirandello, con Geppy Gleijses, Marco Messeri, Marianella Bargilli, una delle poche in cui si ride, appare qui in tutta la sua bellezza con la sapiente regia di Giuseppe di Pasquale. E’ un Pirandello un po’ diverso da quello che ci aspettiamo dai toni seri e amari, un po’ paradossali, anche tragici dei suoi personaggi, sempre ragionanti e dubbiosi.
Qui è in scena il classico triangolo, ma trattato con seria leggerezza. Un capitano di marina lascia sempre sola la moglie e, nei pochi sbarchi, a trascura, avendo un’altra famiglia a Napoli. La signora finisce per consolarsi col professore Paolino, che dà ripetizioni di latino al figlio. Ma il destino gioca un brutto scherzo. Quando la signora, che all’apparenza incarna la virtù, scopre di essere incinta che fare? Bisogna correre ai ripari, far in modo che il capitano, in uno dei rari sbarchi abbia almeno un rapporto con la moglie per poter giustificare il lieto evento. Tutto dovrà avvenire in una sola notte, l’unica in cui il capitano dorme a casa sua. Ecco allora entra in campo l’ingegno furbo di Paolino che escogita un espediente, tramite l’amico medico. Nel dolce a tavola viene somministrato al capitano un afrodisiaco e la timida signora dovrà farsi bella e mostrarsi scollata e seducente. Il professore, dopo esser rimasto a cena se ne andrà dicendo alla signora “se è sì fammi trovare un vaso alla finestra domani”
Ma il giorno dopo nessun vaso si mostra… come finirà?
Alla fine però l’amore trionfa anche se con una punta di farsa contro l’ipocrisia dei tempi in cui viviamo.
Serena accàscina polizzi
Qui è in scena il classico triangolo, ma trattato con seria leggerezza. Un capitano di marina lascia sempre sola la moglie e, nei pochi sbarchi, a trascura, avendo un’altra famiglia a Napoli. La signora finisce per consolarsi col professore Paolino, che dà ripetizioni di latino al figlio. Ma il destino gioca un brutto scherzo. Quando la signora, che all’apparenza incarna la virtù, scopre di essere incinta che fare? Bisogna correre ai ripari, far in modo che il capitano, in uno dei rari sbarchi abbia almeno un rapporto con la moglie per poter giustificare il lieto evento. Tutto dovrà avvenire in una sola notte, l’unica in cui il capitano dorme a casa sua. Ecco allora entra in campo l’ingegno furbo di Paolino che escogita un espediente, tramite l’amico medico. Nel dolce a tavola viene somministrato al capitano un afrodisiaco e la timida signora dovrà farsi bella e mostrarsi scollata e seducente. Il professore, dopo esser rimasto a cena se ne andrà dicendo alla signora “se è sì fammi trovare un vaso alla finestra domani”
Ma il giorno dopo nessun vaso si mostra… come finirà?
Alla fine però l’amore trionfa anche se con una punta di farsa contro l’ipocrisia dei tempi in cui viviamo.
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