Quello che fino a poco tempo fa poteva essere utopia, è finalmente divenuta realtà. Anche in Italia parchi giochi per tutti.

A Genova il debutto nel 2010, dove nell’area del Porco Antico è arrivata la prima tappa del progetto “Giochiamo tutti”. Ideato e realizzato dalla Federazione Italiana per il superamento dell’handicap (Fish) e da Enel Cuore Onlus.

Quante volte le barriere architettoniche hanno negato uno dei diritti fondamentali dell’infanzia, come quello al gioco? Troppe! Con questo progetto si muove qualcosa e non solo metaforicamente.

Il gioco è la base sulla quale il bambino si esprime e inizia ad avere i rapporti con gli altri ed all’interno della società. Perché quindi privare di questa bella ed importante esperienza alcuni di loro? È perciò indispensabile e fondamentale creare un contesto spensierato e accessibile per ogni esigenza.

Questo è stato il pensiero su cui hanno puntato i progettisti ed è nato così uno spazio ludico a portata di tutti.

Nel cuore pulsante della città vicino all’acquario, nell’area denominata Mandraccio nell’ottobre di due anni fa ha visto la luce, il primo spazio che ha rispettato i criteri di accessibilità, fruizione universale e sicurezza anche per i diversamente abili.

All’inaugurazione il Presidente della Fish ha detto: “Farli crescere in un ambiente sereno, senza discriminazioni, senza pregiudizi, significa migliorare la società di oggi e di domani. Il gioco promuove la coesione fra bambini tanto diversi e la costruzione dell’inclusione proprio nel contesto spensierato tipico dell’infanzia, ma c’è bisogno di nuove idee, di esempi concreti come quelli proposti dalle aree del progetto Giochiamo Tutti!”.

Visto il successo dell’esperimento, quest’anno si è pensato di fare la stessa cosa un po’ più al nord, e precisamente nel Parco Nord di Milano nel centro di un ambiente urbano, è stato difatti disposto un parco giochi accessibile a normodotati e disabili.

Un bambino rimane tale anche se in carrozzina o con problemi di salute, non si può privarlo di una parte essenziale della sua vita, quale il divertimento.

Il mese scorso è stato inaugurato al Parco Formentano, esattamente a Largo Marinai d’Italia, un’area giochi del progetto “Giochiamo Tutti!‘, la prima area giochi di Milano con strutture utilizzabili anche dai bimbi portatori di handicap, realizzata da Comune di Milano, F.I.S.H. onlus, Enel Cuore onlus, Giochisport (associazioni e aziende con comprovata esperienza nel settore).

Si tratta di un’area dotata di rampe per agevolare chi (piccoli o genitori) si muova su carrozzina, ma anche percorsi sensoriali per i piccoli non vedenti, altalene e giostrine con sedute speciali e scivoli doppi che possono essere usati in sicurezza, tenendo per mano i fratellini maggiori. Il tutto nella più totale sicurezza, poiché, l’area è pavimentata con materiale anticaduta e caratterizzata da percorsi tattili di colore giallo che conducono ai giochi.

Ed ecco che un bambino disabile non si ferma più ai margini di un parco a guardare i suoi compagni giocare, ma finalmente è libero di divertirsi assieme a loro. Così come un genitore sulla carrozzina si può tranquillamente avvicinare ad una giostra per controllare il proprio figlio.

Ora attendiamo fiduciosi che anche il Comune di Bari (il primo nel sud d’Italia) aderisca a questa iniziativa.

Quello che in Italia è un miraggio nel deserto, nel resto del mondo è la normalità. Dobbiamo imparare a cambiare le nostre vedute; il nostro modo di pensare. Gli italiani devono capire che un disabile non dev’essere messo in disparte, ma aiutato a vivere una vita il più normale possibile. Perché si può condurre un’esistenza accettabile, basta che la società ne fornisca gli strumenti.

La città dev’essere accessibile a tutti; libera; aperta ad ogni esigenza che si tratti di bambini o di adulti.

Vogliamo sentire le risate spensierate di bimbi riecheggiare nell’aria e questo non deve rimanere un sogno ma divenire la realtà.

Concretizzare le parole si può, con l’aiuto delle istituzioni, delle associazioni e della cittadinanza. Basta più sprechi di denaro. Impieghiamolo per progetti utili che favoriscano e facilitino la vita di ogni persona.

“Giochiamo tutti” ha un enorme significato intrinseco: vuol dire abbattere pregiudizi e preconcetti oltre che barriere architettoniche materiali.

 

Dora Millaci