A Palazzo della Cultura (ex monastero benedettino San Placido) per la II edizione del Buck Festival della piccola e media editoria, a cura dell’Associazione “Akkuaria” si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso internazionale di Poesia del sacerdote “Antonio Corsaro”.
Il dott. Francesco Giordano, giornalista-saggista, ha tratteggiato, a venti anni dalla morte, la straordinaria ed anticonformista figura del clero catanese, padre Antonio Corsaro, il sacerdote nato nel 1909 a Camporotondo Etneo, laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi sulla “Storia dell’umanesimo in Sicilia nei secoli XII-XIII”, intellettuale, scrittore, giornalista, docente universitario di letteratura francese, poeta di fama europea, educatore, amico degli umili, dei poveri, degli artisti e dei poeti.
Antifascista, rifiutò di andare nella colonia italiana d’Etiopia come cappellano militare, seguì con accorata partecipazione la guerra civile spagnola e collaborò con le maggiori riviste letterarie italiane ed estere.
Dopo un lungo girovagare nell’Europa dell’Est e l’esperienza determinante milanese, ritornò a Catania dove insegnò lettere al Seminario arcivescovile dei chierici e latino e greco all’Istituto San Benedetto del monastero delle monache di clausura dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento e al Liceo Classico Statale “Nicola Spedalieri”, religione cattolica al Liceo “Mario Cutelli” e all’Istituto statale d’arte, organizzò recital di poeti al Circolo Artistico, fondò il Piccolo Teatro di Catania. Durante la guerra rifiutò ancora di fare il cappellano militare preferendo operare nell’Ospizio dei Ciechi “Tommaso Ardizzone Gioeni”.
Espresse il suo dissenso critico sul piano sociale e religioso verso l’Arconfraternita dei Bianchi di cui fu cappellano e durò poco la sua presenza come assistente ecclesiastico nella FUCI, tra i Laureati Cattolici, nell’Azione Cattolica Giovanile.
Spirito inquieto, curioso, operoso e creativo, fu tra i fondatori del periodico catanese “Art Club” e non smise mai di favorire i movimenti spirituali rivoluzionari e d’avanguardia.
Nel 1952 fu incluso nella vallecchiana “Antologia della poesia religiosa contemporanea”, diresse la rivista letteraria “Cammino” dell’editrice “Camene”.
Fino al 1967 frequentò a lungo gli ambienti culturali e giornalistici parigini. Pellegrino a Lourdes con Treno Bianco ne scrisse per il quotidiano “La Sicilia”, dove durante la repressione sovietica in Ungheria pubblicò il “Responsorio magiaro”.
Nel 1959 fondò la rivista “Incidenza” e diede alle stampe “Diario di un prete”che provocò grande “scandalo” per aver proposto un dialogo tra cattolici e comunisti e criticato la formazione seminaristica; fu sospeso dall’insegnamento in Seminario.
Nelle “Collana Poeti di Incidenza” presentò tra i primi giovani Salvatore Mirone, Maria Salmeri che sarebbero diventati prestigiosi direttori delle principali biblioteche catanesi.
Fu un convinto sostenitore del Concilio Ecumenico Vaticano II, traduttore di Pascal.
Diresse “Sicilia oggi” rotocalco quindicinale di politica, economia e cultura. Furono ristampati i suoi volumi di poesie religiose: celebri “Il Figlio dell’Uomo”, “Storia dei Papi” e “La Vergine delle Resurrezione” con un’orazione corale alla Madonna della Sciara. Molto celebre e popolare il testo dell’inno del XVII centenario del martirio di Sant’Agata “Inneggiamo alla grande eroina…”. L’arcivescovo mons. Domenico Picchinenna l’incaricò di scrivere il testo del nuovo prefazio della messa di Sant’Agata. Il prof Corsaro collaborò attivamente e prestigiosamente alla redazione del nostro settimanale diocesano “Prospettive” e rimase fino alla morte appassionato sacerdote di Cristo.
La poetessa e titolare della casa Editrice Akkuaria, Vera Ambra, ha parlato della preziosa esperienza acquisita quando ebbe il privilegio e l’onore di conoscere padre Corsaro e ha presentato gli autori delle poesie premiate.
Primi classificati ex aequo: Controtempo, Maria Grazia Patanè;
Ad occhi bassi, Giuseppe Stefano Proiti.
Secondi classificati ex aequo:
La poesia urbana, Bojana Bratiç;
Ho Cancellato il tuo profumo, Daniele Brinzaglia.
Terzi classificati ex aequo:
Come il padre che non ho, Alessandra Felli;
Ulivo selvatico, Rosaria Brocato.
Premio speciale della giuria:
Nel colore ametista del mattino, Rosa Maria Di Salvatore;
Con il tuo sentimento, Giusi Baglieri.
Opere finaliste:
(Dis)soluzioni, Beatrice Gradassa;
Cosa resta?, Antonella Cardella;
Crono, Alfredo Sorbello;
Vele listate a lutto, Antonio Magnolo;
La maschera, Marta Limoli;
Cos’era, Mariaconcetta Lo Re;
Bellezza, Flavia Ricucci;
Sena Ali, Pippo Nasca;
Di verso in verso, Antonio Contoli;
Rinnovarsi, Claudio Rampin;
Riemersa, Alba Gnazi;
La Parola incontra il poeta, Tanino Platania;
In certi luoghi, Fiorella Giovannelli;
La donna, Consolato Chiara;
Turisti, Gabriele Andreani;
L’Undici della Felicità, Carmelo Mazzaglia;
Tu e stì paroli, Fabio D’Angelo;
UOMO, Salvatore Di Dio;
La donna, Consolato Chiara;
Emozioni e rimpianti, Melania Sciabò Vinci;
Mandaci tua figlia, Chiara Locatelli.
Antonino Blandini