Sutera (CL) - Domenica 24 maggio 2015, presso le sale del Museo Etnoantropologico di Sutera ubicato negli spazi dell’Ex Convento dei Carmelitani, si terrà un incontro dedicato al centenario della Prima Guerra Mondiale, di cui il museo espone alcune tra le testimonianze storicamente più rilevanti a livello documentativo.
Il museo, nato dalla collaborazione entusiasta di studenti, professori, genitori e cittadini che si sono adoperati ogni giorno per accrescere e valorizzare un patrimonio ricchissimo e diversificato, ospita al proprio interno, in maniera permanente, oggetti appartenuti ad antichi contadini, abili artigiani e conosciuti professionisti, utensili meticolosamente disposti secondo una ricostruzione filologica supervisionata anche dal Prof. Ignazio Buttitta dell’Università degli Studi di Palermo.
Il museo, nell’ottobre del 2003, è stato oggetto di tutela da parte dell’Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, che ha ritenuto la raccolta etnografica, composta da n. 334 oggetti di cultura materiale, documenti e strumenti di lavoro, nonché 9 stampe popolari a carattere religioso, caratteristiche della cultura contadina e dei mestieri tradizionali, di interesse etno-antropologico particolarmente importante.
Altra sezione è stata allestita lo scorso novembre, grazie alla volontà dell’amministrazione comunale, nella figura del suo Sindaco e, in particolar modo, alla determinazione e lungimiranza dell’Assessore alla Cultura, Dott.ssa Marisa Montalto, che ha visto in questa mostra, una reale possibilità di promozione culturale del territorio, delle sue risorse endogene e della sua memoria storica – così come dichiarato durante il discorso tenuto in occasione del vernissage -. Un coinvolgimento attivo – continua entusiasta l’Assessore – sia della comunità suterese, che in tal modo avrà la possibilità di conoscere e rivivere un passato non troppo lontano, che per l’intera Sicilia, alla quale verrà offerta un’esperienza formativa davvero unica.
La mostra è stata curata – con perizia di particolari – dal prof. Mario Tona, direttore del Museo che, insieme alla collaborazione di studiosi e ad alcune donazioni private, ha potuto allestire un percorso orientato su due diverse linee direttrici: da un lato, i documenti locali che testimoniano la partecipazione di Sutera alla “grande Guerra”; dall’altro, un percorso nazionale che inquadra l’evento storico in un più ampio panorama mondiale. L’esposizione, infatti, si diparte da una cartina geografica, indicante i paesi alleati, per poi proporre una testimonianza epistolare di Alberto Mario, risalente a prima dell’Unità d’Italia. Poi, ancora, una foto raffigurante il Ten. Marino caduto in guerra e, poco più avanti, la bandiera funebre utilizzata per cingere la bara che lo ricondusse in paese, nel 1924. Di seguito, delle statistiche con stime e conteggi relativi alle risorse impiegate e alle vittime del conflitto e un elenco di richieste per sussidi economici da erogare alle famiglie dei soldati partiti al fronte. Alcuni oggetti raffiguranti il “milite ignoto” che dovevano essere affissi nelle classi di scuola insieme al crocefisso e altri documenti cartacei riguardi il Ten.Toscano, il cui percorso di guerra si sovrappose a quello del poeta Ungaretti.
Il percorso è stato evidenziato ricorrendo ad una mappatura dei luoghi in cui il poeta visse il terribile episodio e dai quali compose le sue poesie più struggenti, poesie alle quali il titolo stesso dell’evento, rimanda.
Volgendo oltre, si può ammirare una sezione specifica dedicata ad alcuni reperti di guerra, come ad esempio, una “Sipe”, granata italiana degli anni ‘20, uno “Steyr m95,” moschetto austriaco di ordinanza, un “Vitone” che veniva utilizzato per forare velocemente il terreno, una “Bodeo”, pistola del tempo, qualche giberna e diversi elmetti sia austriaci che italiani, oltre che alcune borracce. Di particolare curiosità è “la placca di sepoltura”, proveniente dall’Adamello che veniva utilizzata per indicare l’esatta localizzazione del caduto.
La mostra si conclude con l’esposizione di alcune cartoline risalenti al periodo e con preziosissimi telegrammi redatti dal sindaco di Sutera ed indirizzati a personaggi illustri, tra cui Diaz.
Un percorso, insomma, ricco di documenti di primissima importanza, pensato per offrire al visitatore un viaggio unico alla scoperta del proprio recente passato che, per l’occasione, si arricchirà dei suggestivi contribuiti offerti dagli scrittori Vera Ambra e Alfredo Sorbello, i quali intratterranno il pubblico con un reading di alcuni passi tratti dai loro libri. A conclusione, verranno proiettati alcuni filmati d’epoca e commentati dalle autorità e dagli studiosi intervenuti.
L’intera manifestazione è promossa dal Comune di Sutera, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sutera, in collaborazione con il Centro Culturale Polivalente gestito dalla responsabile, dott.ssa Marilisa Yolanda Spironello ed è inserita all’interno della programmazione di eventi che il Centro, nell’ambito del progetto “I-Art”, che si concluderà nel mese di settembre.