Questa commedia musicale, di Luca Jurman e Ugo Conti, regia di Maurizio Colombi, che si ispira alla celebre canzone di Nino Ferrer, non è solo una favola a lieto fine, con belle canzoni e danze.
In realtà è una storia dal profondo e nascosto significato, come tutte le favole.
Luca, un giovane cameriere di Night club, ha solo un grande sogno, quello di cantare sul palco, sente di avere la voce e le capacità, ma nessuno lo prende sul serio.
Ecco che allora la sera, quando tutti sono andati via, si mette al piano e canta, di fronte a lui i ritratti degli artisti jazz e blues neri più famosi.
Ad un certo punto i ritratti, tutti di gente famosa già morta, come Witney Huston, Ray Charles, Michael Jakson si mettono a parlare con lui e lo incoraggiano a cantare.
Luca sa che il padrone del locale non lo farà mai cantare così chiede di essere tramutato in nero. Viene accontentato.
Ed è subito successo. Cambiando nome e identità canta e ottiene grande rinomanza, il padrone lo scrittura subito, una manager discografica gli fa un contratto.
Ma Luca ha perso la sua identità…. e vede le cose in altro modo. Il successo non basta, vuole tornare a essere se stesso.
E sarà proprio una ragazza, cameriera di quel locale, da sempre innamorata del timido e imbranato Luca, a fargli capire di doversi accettare e valorizzare senza maschera.
Non sveliamo il finale, divertente e lieto.
La collaborazione tra Ugo Conti e Luca Jurman ha prodotto questo piccolo capolavoro, in cui si ride, si ascoltano belle canzoni e ci si commuove.
Da un ‘intervista del Tgcom a Luca prendiamo queste parole:
“Spesso vogliamo cambiare noi stessi per raggiungere degli obiettivi, anche se poi accorgiamo che si possono ottenere lo stesso rimanendo noi.”
Serena Accàscina Polizzi