Un’ottima iniziativa quella del teatro Manzoni, di mettere in scena al sabato pomeriggio dieci spettacoli, in tutto l’anno, su fiabe che i bambini amano e conoscono.
Qui però è diverso che al cinema, non ci sono cartoni animati. Sono personaggi vivi che cantano e ballano e recitano, passando anche tra il pubblico e facendolo cantare.
Ecco allora vediamo i personaggi degli animali della foresta, in Re Leone, che rivivono nel corpo flessibile di ballerini e cantanti, con stupendi costumi, e incantano i ragazzini, ma anche gli adulti.
La storia di re Leone, che viene ucciso, il cui figlio scappa dalla foresta per paura ma viene poi richiamato al suo compito di re, è meravigliosa.
Così pure i personaggi, le leonesse, le tigri, le gazzelle, le giraffe e i due amici del giovane leone Kimba, che lo aiutano e lo assecondano, risultano graditi ai bambini che già li conoscono, ma non si aspettavano di trovarli vivi su un palco.
E dopo il Re Leone verranno, nei prossimi mesi, il Mago di Oz, Alice nel paese delle meraviglie, Trillli, Il gobbo di Notre-Dame, Pinocchio, e altri, tutti spettacoli teatrali e musicali che affascineranno con le loro coreografie e le loro musiche.
Il commento a caldo dei bambini “è stato fantastico!” e i loro occhi incantati e ridenti ci dicono più di mille parole. Tutti ripetono i ritornelli delle canzoni più belle e note, e alla fine vogliono farsi fotografare accanto ai loro personaggi preferiti.
Non è solo un’operazione di facciata: attraverso le fiabe i bambini assorbono i messaggi di pace, di armonia e di responsabilità che le storie infantili offrono e che noi adulti abbiamo però dimenticato.
Serena Accàscina Polizzi