Sinonimo d’eleganza e buon gusto
Gli stilisti, le case di moda e l’industria dei medesimi settori, hanno scommesso e continuano a scommettere nella qualità e nelle innovazioni.
Nella strada più elegante del mondo, la 5th avenue, a New York, fashion fa rima con Italia.
Nonostante l’aggressività dei concorrenti dei paesi in via di sviluppo che possono contare su costo del lavoro certamente molto più basso, e di forme di dumping produttivo e sociale, la moda italiana continua a mantenere una posizione dominante nel mercato mondiale, soprattutto dal fatto di sapere incorporare nei suoi modelli e nei suoi prodotti, alta creatività, design raffinato e materiali sofisticati.
La moda è ritenuta il più prestigioso biglietto da visita del “Italian style“. Le 8.500 case di moda italiana distribuita nei continenti; il prestigio e lo stile del “vestire bene” e soprattutto il fatto di che il 30% del fatturato mondiale dell’haute couture appartengono all’Italia, sono fattori che contribuiscono di forma determinante per diffondere e consacrare l’immagine del paese e dei suoi prodotti, generando un effetto cascata su tutte le altre produzioni.
La contribuzione che il settore della moda offre alla bilancia commerciale del paese è fantastica. Le cifre che riguardano l’esportazione sono astronomiche. Per esempio, nel 98, dei 57 miliardi di lire della bilancia commerciale, niente meno che 28.100 miliardi sono i risultati delle esportazioni del settore di moda, 5,8 in più dell’anno precedente.
Nel settore tessile, il fatturato fu di 90 miliardi di lire, essendo 50% di questo totale, frutto dell’esportazione. Un altro settore forte del “Italian style” è quello delle calzature di cui fatturato supera i 100 miliardi di lire.
La realtà è che, “sotto i vestiti” ci sono tanto lavoro, sapere fare innovazione e molta creatività, fattori che fanno della moda italiana un punto strategico non solo del “made in Italy” ma di tutta l’economia del paese.
Il governo italiano, consapevole di quest’importanza, lavora insieme agli stilisti, case di moda e operatori, sostenendo e mantenendo il settore ad un livello competitivo per rafforzare la proiezione di quello che è il marchio dell’eccellenza italiana.
Eliude Santana