Presso la Fondazione Umanitaria, sede di Roma, si è svolta nelle giornate del 15 e 16 febbraio la quattordicesima edizione di “Viaggio tra le vie dell‘Arte”, appuntamento attraverso il quale scrittori, poeti, artisti e promotori sociali hanno illustrano il percorso di viaggio, intrapreso sotto l’ala protettrice di Akkuaria e della sua fondatrice Vera Ambra.
Akkuaria, infatti, sin dai suoi esordi nel febbraio del 2000, funge da incubatrice culturale per tutte quelle iniziative letterarie, umanitarie e ambientali, a cui poco spazio viene concesso dai canali istituzionali.
La rete solidale del team di Vera Ambra riscopre, ancora una volta, la sua grande forza nelle professionalità e sensibilità dei propri associati, i quali, come un tessuto connettivo, collegano e mettono a disposizione i propri talenti per diffondere importanti ed innovativi progetti.
La rassegna ha avuto inizio con gli interventi degli autori storici di Akkuaria: Bojana Bratic, Antonio Ragone, Erberto Accinni, Klem D’Avino e Sergio Belfiore, i quali ognuno, memore della propria esperienza, hanno raccontato i primi passi mossi nel mondo letterario e ribadito il proprio senso di appartenenza all’Associazione, affascinati dal suo statuto aperto a tutti e dal suo profilo esule dai meccanismi commerciali del panorama editoriale italiano.
Dopo le disquisizioni letterarie si è passati a trattare le tematiche sociali con l’accorato appello di Andrea Poma, Presidente dell’Associazione Genitori a Vita, fondata nel marzo del 2013 a Catania, che ha catturato l’attenzione del pubblico con il tema scottante della genitorialità negata in conseguenza di una separazione. Andrea racconta la propria terribile esperienza durante la quale si è visto negare qualsiasi contatto umano col figlio per ben 14 mesi, sotto la totale indifferenza delle autorità competenti. Egli ha ripercorso tutte le fasi della sua storia: dalla rabbia, alla frustrazione, alla disperazione e infine alla ribellione.
Oggi Genitori a Vita non è solo una realtà che dà forza e interviene presso le autorità per supportare le persone private, senza appello, del proprio diritto di dare e ricevere amore, ma è un segno di una presa di coscienza della capacità di intervenire per modificare la propria esistenza e la conferma che, non sempre, le urla cadono nel vuoto… a volte vengono raccolte dalle persone più inaspettate.
Un’altra creatura nata sotto il patrocinio di Akkuaria è ANTERAO, associazione di promozione sociale fondata da Carla Russello, Annarita Murri, Patrizia Marcenò, Rita Maria Coppa, Graziana Scalisi e Angela Santoro, tutte professioniste, nei loro campi, di alto livello. Insieme metteranno in atto le migliori capacità per promuovere la solidarietà e il volontariato e avvicinare le istituzioni ai soggetti e alle famiglie che si trovano ad affrontare particolari problematiche.
Il pomeriggio è proseguito con un tuffo nel fantastico mondo delle tre autrici: Sofia Celadon, Ilaria Sandei e Sabrina Lagoteta, che hanno descritto il loro cammino per la realizzazione dei propri romanzi d’esordio, rispettivamente: Le Cronache di Remen, I Misteri di Owland e Bridget O’Malley e i misteri di Rocksource, raccontando le difficoltà che si incontrano nella diffusione dei volumi, quando non promossi da case editrici di grido, e dei loro progetti per il futuro.
Dai romanzi al cinema… la nuova frontiera di Akkuaria ha già un precursore nel giovane produttore e regista Alberto De Venezia, il quale, dopo aver pubblicato alcuni volumi con Akkuaria, debutta in campo cinematografico con il film “Io è morto”, prodotto da Ipnotica produzioni, fondata dallo stesso De Venezia. Il lungometraggio, che vede la presenza di attori già noti al grande pubblico, quali: Marina Suma, Augusto Zucchi, Carlo Murari e del volto conosciuto dagli appassionati di reality show Andrea Cocco, è stato presentato da Elèna Matera, esperta in cultura orientale, la quale ha spiegato la stretta relazione fra il soggetto dell’opera e l’haiku, genere letterario nato in Giappone e spesso incentrato sull’osservazione degli stati d’animo umani e l’introspezione dell’individuo nell’istante in cui si ritrova davanti a scelte ed eventi della propria esistenza.
La serata si è conclusa piacevolmente con le letture dei versi di Marina Donati.
Il programma di Akkuaria è proseguito la mattina di domenica, ricevendo il beneaugurate battesimo di una nuova giornata di sole e dalla temperatura primaverile, con la presentazione della quinta edizione del Premio Internazionale Fortunato Pasqualino, che ha visto la presenza di Barbara Olson, vedova del noto autore siciliano di opere di filosofia, di narrativa e di teatro. Il premio nasce a Butera, sua città natale, nel novembre del 2008 per espressa volontà del sindaco Luigi Casisi. Interviene alla presentazione Aldo Forbice, giornalista e scrittore e Presidente Nazionale della Fondazione Ignazio Silone il quale prosegue la sua discussione affrontando la irrisolta questione dei diritti umani. Sono stati ricordati i momenti tragici dell’la Shoà, del maltrattamento all’essere umano, del maltrattamento che subisce la donna in diversi posti del mondo, con la negazione di ogni forma di rispetto e diritto, che purtroppo ancora oggi si vive in diversi luoghi, dove lo Stato lì, permette tale violenza, molto più grave di una violenza domestica, evidenziando come i media non parlano di questi soprusi continui legittimati da una cultura retrograda e gretta, intanto le povere donne subiscono violenza sommerse da questo silenzio collettivo.
Ed infine Viaggio fra le vie dell’Arte si è concluso con la premiazione della prima edizione del Concorso letterario “Parlami d’amore”, dal quale è stata realizzata un’antologia e a breve un audiolibro. Durante la premiazione il pubblico ha potuto ascoltare in anteprima alcuni brani tratti dalla suddetta raccolta e la struggente emozione trasmessa da taluni versi e brani, magistralmente interpretati e registrati con la voce di Lorenzo Visi, e che ha emozionato la platea fino alle lacrime.
Hanno particolarmente toccato gli animi il racconto di Walter Galli, scritto alla figlia, prima della sua dipartita, nel quale le lascia un intenso messaggio d’amore quale testamento spirituale e le due lettere indirizzate ai rispettivi figli negati dai due papà.
Al di là delle due piacevolissime giornate, ognuno di presenti è andato via con la sensazione di aver conosciuto persone meravigliose e con qualcosa in più nel cuore.
Annamaria el Piano
foto di Savio Pagano