Il 2o luglio a Palermo, in Via D’Amelio, si è svolta la commemorazione ufficiale, organizzata dalle famiglie delle vittime della strage, per ricordare il sacrificio del giudice Borsellino e delle persone della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, barbaramente uccisi venti anni fa.
Tra i partecipanti c’era anche l’Orchestra Sinfonica infantile Falcone e Borsellino della Fondazione La città invisibile di Biancavilla (CT).
Dal palco, dal quale sono stati volontariamente esclusi i politici e da cui invece hanno parlato i magistrati Scarpinato, Ingroia, Di Matteo, Lari, impegnati nelle inchieste sulla strage del 19 luglio 1992, e sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia, i bambini hanno eseguito l’inno nazionale dopo il minuto di silenzio, suscitando l’emozione dei 7000 spettatori e dello stesso Salvatore Borsellino che ha voluto indossare il collarino con il tricolore e il violino simbolo dell’Orchestra. Successivamente i bambini hanno donato lo stesso simbolo alle famiglie degli agenti di scorta uccisi in quella terribile esplosione di venti anni fa, al giudice Scarpinato e al commissario Pippo Giordano, che è stato molto vicino a Falcone e a Borsellino negli anni cruciali del Maxi Processo. Infine l’orchestra per intero, diretta dal maestro Massimo Incarbone, ha suonato un repertorio di pezzi di musica classica con brani tratti da Beethoven e da altri celebri autori.
Alcuni degli strumenti sono stati donati dai più grandi maestri liutai d’Italia (Nicolini Gualtiero Walter – presidente ANLAI, Salvatore Dugo, esperto in liuteria e violista, Alessio Pampalone, liutaio in Palermo, Franco Merlo Liutaio, liutaio in Bovolone, Galileo Pietropalo, liutaio in Genova, Carlo Vettori, liutaio in Firenze, Fabio Ramella, liutaio in Cremona).
Con la loro musica, i bambini hanno chiesto insieme alle famiglie delle vittime che sia finalmente portata alla luce la verità sulla strage e per questo al termine del concerto hanno sollevato con fierezza un’agenda rossa davanti ad un pubblico visibilmente commosso e totalmente partecipe. Al termine hanno lasciato sul famoso albero di ulivo dedicato a Borsellino un tricolore con le loro firme e contenente un messaggio altamente significativo, che rappresenta il verbo della Scuola di musica per la legalità da cui proviene l’Orchestra: “Caro Paolo, il tuo esempio è la nostra armonia“.
A. M.