Studenti si creano un lavoro nell’agroalimentare

Posted by on Sep 23rd, 2013 and filed under News, Recensioni. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

 

Al sud alcuni giovani si danno da fare per crearsi un futuro lavoro con le proprie mani

 

Studenti si creano un lavoro nell’agroalimentare mentre studiano e incassano il primo assegno

 

Oggi frequentano il 5° superiore, hanno cominciato a “lavorare” in 4°

 

e iniziano a guadagnare mentre sono ancora a scuola, c’è qualcosa di meglio?

 

Lecce – Una bella storia, una storia di giovanissimi, purtroppo rara, che merita di essere raccontata, in un’Italia che registra sempre più preoccupazioni in merito al lavoro e all’occupazione, soprattutto giovanile, soprattutto al sud.

Parliamo di ciò che sta avvenendo a Lecce dove un’intera classe, coadiuvata dai docenti, da due anni si sta impegnando fattivamente nel tradurre quanto viene appreso in aula in un possibile e reale futuro lavoro. Gli studenti dell’attuale 5°B (indirizzo economico) dell’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce hanno infatti iniziato quando erano al terzo anno ad occuparsi del progetto “Dieta Med-Italiana” che promuove in maniera innovativa le produzioni agroalimentari del territorio allo scopo di sfruttare la “tripla A” di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente e tentare di costruirsi, mentre sono ancora a scuola, un vero e proprio lavoro, capace di dare ad alcuni di loro un’occupazione al termine degli studi superiori. E oggi hanno in mano, letteralmente, il primo frutto tangibile del loro impegno e della loro caparbia, un assegno di 1.120 euro (al lordo delle tasse). Non è una grande cifra, visto anche che deve essere frazionata fra i diversi “lavoratori”, ma è certo un inizio, un buon inizio e, considerando che hanno ancora questo intero anno scolastico per continuare nel loro intento, c’è da scommetterci che sentiremo ancora buone e confortanti notizie come questa.

 

 L’assegno è frutto dell’organizzazione e della realizzazione nella centralissima piazza Sant’Oronzo del Festival della Dieta Med-Italiana dal 24 al 28 aprile scorso, una ricca kermesse di esposizioni, incontri e degustazioni rivolte ad un numeroso pubblico extrasalentino ed estero, invitato appositamente a Lecce per conoscere, apprezzare e, in futuro, acquistare le migliori produzioni agroalimentari del territorio. Erano presenti oltre 60 espositori con una grande varietà di prodotti: olio extravergine, vino, formaggi, cereali e derivati, ortaggi, miele, dolci e così via. Presenti anche alcune vere e proprie chicche, come il Pansorriso, il Vincotto, l’olio Nectarea e le Frisedde Regina. A supportare il lavoro degli studenti anche l’importante presenza delle istituzioni, la Provincia di Lecce, in persona dell’assessore Francesco Pacella, il Comune di Lecce con il sindaco Paolo Perrone e l’assessore Luigi Coclite e la Camera di Commercio con il presidente Alfredo Prete.

 

 Per la buona riuscita dell’evento, gli studenti non si sono limitati ad allestire tutto l’occorrente in piazza ma si sono preoccupati anche di invitare, a partire da febbraio, un grandissimo numero di persone provenienti dal resto d’Italia e da paesi come la Germania, l’Inghilterra, la Spagna, la Francia e l’Olanda, con mirate azioni di web marketing e grande utilizzo dei social network. Sono riusciti persino a ridurre i costi di ospitalità presso oltre 200 hotel e b&b in tutto il Salento con l’originale operazione low cost “Vado, l’Assaggio e Torno”.

 

 Come già accennato, questo sarà l’anno decisivo per il giovane gruppo di studenti salentini, hanno ancora undici mesi per completare l’infrastruttura del loro progetto e a settembre 2014, una volta superati gli esami di Stato, per coloro che non intendono proseguire gli studi in ambito universitario o seguire una carriera militare, ci saranno i presupposti per iniziare a lavorare senza chiedere nulla a nessuno e senza attendere improbabili assunzioni. Sono giovani che non sperano in un aiuto dall’alto ma credono in un futuro creato con le proprie mani, con la propria creatività e il proprio impegno.

 

 

Studenti si creano un lavoro nell’agroalimentare

 

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