Solo nel sud dell’Africa sono più di 53 milioni i bambini orfani; nei paesi latino – americani arriviamo a 30 milioni; per non parlare dell’Asia, dove l’urbanizzazione crescente, la crisi economica ed il degrado sociale sono alla radice dell’aumento dei fanciulli di strada. Prima del 1989 era praticamente inesistente nei paesi dell’est europeo. Purtroppo col deterioramento delle condizioni di vita, delle popolazioni e con la crescente marginalizzazione economica e sociale dei settori sempre più vasti della società, l’UNICEF è dovuta intervenire anche lì.

Questi sono numeri che fanno rabbrividire e che mai vorremmo leggere.

Nel nostro piccolo però, possiamo fare qualche cosa. Con pochi centesimi, meno di un euro (il costo di un caffè) al giorno, si garantisce cibo, alloggio, cure ed istruzione ad un piccolo sfortunato.

Inoltrarsi nel mondo delle adozioni è come entrare in un labirinto. Sì, perché basta chiedere ad un amico, aprire internet o qualche giornale e sarete inondati da una marea di messaggi pubblicitari, informazioni più o meno valide.

Non è facile difatti scegliere tra le innumerevoli Associazioni, gruppi dedicati che si occupano di queste situazioni. In Italia sono ovunque; più o meno grandi, conosciute o anonime.

Naturalmente bisogna fare sempre molta attenzione a non cadere in tranelli preparati da abili e furbi truffatori. Come accadde nel 2006; dove l’ex tesoriere di un’Onlus di Genova, è stato condannato per essersi appropriato dei fondi e delle somme di denaro, destinate all’infanzia indigente.

Accanto a questi disonesti però, si evidenziano casi d’eccellenza, perché il mondo delle Associazioni a favore degli emarginati è colmo di buoni propositi e di persone che credono veramente in quello che fanno.

In questo terribile momento per l’Italia, in cui la crisi economica grava sulle teste come una spada di Damocle, le richieste di sostegno sono in calo, ma oltre a qualche disdetta, la generosità della maggior parte degli italiani, non cede.

E’ pressoché impossibile, quando si crea un rapporto con quel visino, che col suo sorriso illumina il vostro cuore, di colpo dire: “Arriderci è stato un piacere”. Rinuncerete a qualche altra cosa, ma continuerete con fervore a sostenerlo.

Quindi, quando i vostri figli vi chiederanno un capo firmato o l’ultimo modello dell’i-phone, vi esorto a comprare qualcosa di meno costoso, ricordandovi di questa frase: “ Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra. (G. Rodari)”

L’adozione a distanza è un piccolo, ma grande gesto d’amore, che vi regalerà molto più di quanto, avrete donato.

Dora Millaci