Partecipare come scrittrice di Akkuaria al Festival della letteratura di Milano è stato per me un onore ma soprattutto un’esperienza di “fraterna” collaborazione.

Allo Spazio Forma, luogo prescelto per le presentazioni di Akkuaria, ho piacevolmente assaporato l’ottima accoglienza degli organizzatori, che ci avevano riservato uno spazio suggestivo nel quale presentare le nostre opere letterarie: un ampio terrazzo con vista su Milano, all’ultimo piano dell’edificio di Spazio Forma. Io, Luca, Annamaria e Alberto ci siamo sentiti subito a nostro agio in quell’ambiente informale ma non privo di fascino.

Alberto d’Anna, il nostro “mister” di Akkuaria, si è dovuto presto occupare però di un piccolo inghippo: nuvole minacciose e previsioni meteorologiche ostili promettevano pioggia, nel qual caso l’evento avrebbe dovuto essere spostato al piano inferiore. Su quel terrazzone però si stava così bene… E poi nel frattempo ci eravamo messi a chiacchierare, tra di noi e con il pubblico che via via arrivava. Così, come succede a casa quando ci si ferma in giardino a parlare con gli amici e non si ha voglia di rientrare, anche noi abbiamo deciso di sfidare il meteo: l’evento letterario è partito e si è miracolosamente concluso all’aperto, con grande soddisfazione di tutti per la piacevole brezza che rinfrescava una delle prime serate estive.

Certo, c’era di tanto in tanto lo sferragliare dei tram a rendere difficoltoso l’ascolto delle presentazioni, ma noi di Akkuaria non ci lasciamo scoraggiare per così poco: ci è bastato spostarci tra il pubblico per le letture più significative e il problema è stato risolto! E’ così che ad esempio la dolce Annmaria Locatelli ha incantato il pubblico sussurrando le sue poesie di Ombre e Luce. Luca Pirola aveva uno spettatore d’eccezione: il suo splendido bimbo dagli occhioni scuri e forse per questo si è un po’ emozionato mentre raccontava il suo “Fallen in the past-Sulle tracce di Jack lo squartatore”. Io ho aperto la serata con “Il conte e la strega” , affiancata nella lettura dalla mia amica Sabrina, che mi ero portata dal Veneto. Alberto ha concluso la serie di presentazioni con il suo “Donne e poi…” , offrendo un assaggio della figura del protagonista Erminio.

A seguire, le strette di mano, i piacevoli commenti dei partecipanti e altre chiacchiere finché io e Sabrina ci siamo rese conto che dopo meno di mezz’ora sarebbe partito il nostro ultimo treno… Una mitica corsa a perdifiato tra i binari della stazione Centrale è l’ultimo ricordo che ho di una giornata molto piacevole, ricca di emozioni e di umanità.

Cristina Lanaro