Ho conosciuto Patrizia solo sabato sera durante la presentazione del suo libro Una lezione di vita, edito da Akkuaria e inserito nella collana Europa la strada della scrittura diretta da Vera Ambra.

Durante la presentazione non sono riuscito a porre freno alla mia curiosità e ho letto qualche stralcio, questo è stato sufficiente per farmi decidere di non differire a lungo la lettura completa.

Una lezione di vita è una lunga lettera aperta che l’autrice invia al figlio Antonio con immenso amore.

Sin dalle prime frasi si scorge come la parola amore costituisca il filo conduttore di tutto il racconto.

Infatti, nelle circa cento pagine che compongono il libro il termine è presente oltre cinquanta volte.

Ma quello che Patrizia ha cercato  durante tutta la sua vita è l’amore puro, scevro dall’egoismo e svincolato dai lacci dell’eros. Quell’amore che è l’essenza stessa del mondo e dell’esistenza di ognuno di noi.

Non è un caso che l’ultimo verso del più grande poema prodotto dall’uomo, la Divina Commedia, contenga la parola amore “l’amor che move il sole e l’altre stelle”, poiché l’amore è vita, senza c’è il vuoto più profondo, il nulla.

Le incertezze, le paure e i momenti tristi di Patrizia accomunano tante ragazze e tanti ragazzi della sua e delle altre generazioni e ci aiutano a riflettere come gli esseri umani, al di là del sesso, della razza, dell’età biologica o delle ideologie, siano legati tutti da un unico comune denominatore che è quello dell’umanità.

A differenza di tante persone che non riescono a reagire, dai suoi momenti di apparente fragilità Patrizia è riuscita a ricavarne un’inaspettata fonte di energia vitale.  

L’amore con la “A” maiuscolo è sintetizzato dall’autrice, con felice scelta, da un riferimento a San Paolo, tratto dalla lettera ai Corinzi.

Il principale fondatore delle chiese cristiane conclude la sua lettera scrivendo: “L’Amore non avrà mai fine.

Tino La Vecchia