Per quanto l’incidenza della presenza delle donne nella società e nella famiglia ha il suo peso, in ogni caso rimane sempre una figura “insostituibile”.
In questa realtà, piuttosto complessa e complicata, negli ultimi tempi un altro nemico si è imposto subdolamente attraverso i linguaggi della pubblicità e dei mass media. La manipolazione della realtà falsifica ogni giorno una sorta di maschilismo imbellettato dai nuovi canoni di bellezza. Basta guardare la mercificazione del corpo femminile di cui più nessuna si lamenta. Di contro la realtà delle donne è fatta di ben altra sostanza: sono le donne che tutti i giorni debbono fare i conti con una normalità banale in cui sopravvivere e rimanere indenne è una vera battaglia: la normalità del “sempre così è stato e sempre sarà” che alla fine induce alla rassegna di ruoli già assegnati, senza scampo.
Eppure Essere donna vuol dire avere grande coraggio ed essere pronta ad accettare qualsiasi sfida.
I volti vere delle donne sono raccontati da:Agata Privitera, catanese, è una giovane promettente nel campo della scrittura. È la sua passione per l’editoria che l’ha avvicinata alla nostra associazione, dove già collabora con attenta passione. Il suo esordio nel mondo letterario è già segnato dalla pubblicazione di un romanzo. La sua scrittura risente appieno della tematica che riguarda il complesso mondo del femminile e ne rispecchia quelli che sono i disagi e le aspirazioni delle giovani donne del terzo millennio.Anita Gambelli, marchigiana, con una lunga lista di sogni che le auguriamo possa realizzarli tutti. Intanto uno si è concretizzato con la sua presenza in questo volume che segna il suo esordio letterario. Nel suo racconta affronta la realtà di una donna vista con gli occhi del marito, un uomo piuttosto semplice e nel contempo complesso, alle prese con un’agenda fitta di impegni extra lavorativi e una famiglia sulle spalle.
Anna Lisa Maugeri, siciliana, ha una buona propensione per la scrittura e per il disegno. Per quanto riguarda il campo letterario ha all’attivo parecchie soddisfazioni. Come tutte le donne l’argomento che più tocca è l’amore verso il compagno di vita. L’amore che supera ogni ostacolo, quello che dà il vero senso alla vita e che vince su tutto.
Antonella Cavallo, milanese, con il suo racconto ci conduce dalla verde vallata di Kathmandu fino a Pashupatinath: il Tempio Hindu più sacro del Nepal. Meta ambita di parecchie donne è il magico mondo dell’oriente, profumato di essenze, colori e odori: zenzero, chiodi di garofano, gelsomino fanno da contorno aall’atmosfera irripetibile di un mondo lontano.
Cinzia Ceriani, varesina, è una giornalista pubblicista. Una donna dunque abituata alla scrittura, infatti con tratti semplici e incisivi affronta quell’aspetto insidioso e dannoso che inficia la coppia nel momento in cui uno dei due si sente relegato nell’inedia di un rapporto che ha più nulla da dare e, guardandosi attorno, scopre come colmare i grandi vuoti in cui è precipitata.
Claudia Palombo, la scrittura la vive appieno infatti attualmente collabora con una casa editrice che pubblica genere pulp. Il suo genere letterario più che altro è rivolto ai gatti che ama in modo viscerale. Lei ha conosciuto l’amore degli animali e soltanto chi ne è consapevole può comprendere quale grande dono un piccolo amico e compagno di vita può dare incondizionatamente senza chiedere nulla in cambio.
Elena Caserini, lodigiana, scrive dall’età di 15 anni. Ha all’attivo parecchie pubblicazioni ed è autrice di sceneggiature. Nel suo racconto affronta il tema della discriminazione razziale. Ancora sono temi forti da affrontare nonostante negli ultimi tempi una certa elasticità ha fatto sì che certe barriere si abbassassero notevolmente.
Giovanna Capizzuto, milanese di nascita ha origini siciliane. Il tema che affronta nel suo racconto è di grande attualità ed è un argomento che terrorizza tutte le donne: lo Stalingrado, l’abuso e la violenza carnale. A volte basta un piccolo particolare non debitamente considerato o un banale rifiuto a far scatenare quei meccanismi che poi portano a conseguenze sconsiderate.
Gloria Venturini, vive in un piccolo paese in provincia di Rovigo. Qui, immersa nella quiete dei campi fioriti, nell’azzurro del cielo e nella luce solare della campagna, attinge il giusto nutrimento per la sua anima. La sua visione romantica della vita la porta ad accettare la Natura in ogni sua manifestazione e nella sua scrittura traspare con prepotenza: «Quanto passato e quante notti mi sono persa nel deserto delle solitudini ad ascoltare il bisbiglio delle onde, dolce come una nenia, eppure inesorabilmente ostinato e spietato come la fuga del tempo…».
Laura Vargiu, è nata in Sardegna, e come tutti gli “isolani” ha uno spiccato senso di appartenenza alla propria terra e soprattutto al mare che la circonda. Nei suoi scritti sottolinea principalmente gli aspetti più sani e genuini delle condizioni che caratterizzano questa realtà, valorizzando i caratteri forti e immutabili del suo popolo.
Lucia Guida, pugliese, affronta un aspetto un po’ insolito della vita delle donne. A narrare del rapporto intimo con la propria madre è una neonata. Almeno fino ad oggi non sappiamo cosa succede nella testa di una creatura che si è appena affacciata alla vita però una cosa è certa: il legame che unisce madre e figlio è inscindibile così pure il modo di comunicare e comprendere di entrambi.
Maristella Occhionero, molisana, attualmente vive a Roma. Restando in tema di maternità, affronta l’aspetto poco felice di una giovane donna costretta a portare avanti una gravidanza da sola con il pensiero di come farà ad allevarlo e crescerlo perché il padre non vuole assumersi la responsabilità di accettare e riconoscere il proprio figlio.
Nicole Alciato, vercellese, è una delicata creatura che in tutti i modi tenta di non farsi catturare dai ritmi frenetici della quotidianità. Anche lei affronta il tema della maternità ma lo fa con dovizia di particolari. Rigo dopo rigo ci fa rivivere i momenti che precedono il parto.
Sonja Radaelli, milanese, creativa e scrittrice, con il suo toccante racconto affronta il disastroso rapporto di una bambina alle prese con un padre alcolizzato e violento che la condiziona a vita.
L’universo femminile è un territorio che – per quanto esplorato – rimane sconosciuto anche alle stesse donne. Io per prima ho speso tutta una vita per conoscermi e ogni volta che credo di esserci riuscita, ecco che mi ritrovo al punto di partenza.
Vera Ambra