Lo scorso 16 marzo 2013, è stata ospitata una iniziativa dell’Associazione Akkuaria presso i locali cinquecenteschi di Palazzo Caccia-Canali a Sant’Oreste (Roma).
Il Centro storico della piccola località arroccata sul monte Soratte ha mantenuto e conserva ancora la sua struttura medioevale. Vi si accede attraverso tre porte che furono costruite in modo monumentale nel 1554 circa, quando fu rinforzata la struttura difensiva con i bastioni.
II monte Soratte, nel Pliocene isola del Mare, ha rappresentato nei secoli un riferimento sacrale alle grandi Civiltà che lo hanno eletto quale riferimento nei loro riti: gli Etruschi, i Falìsci, i Capenati e poi ì Romani con il loro tempio pagano in onore di Apollo. Il boscoso Soratte degli Hirpi Sorani fu sicuramente punto di avvistamento romano, soprattutto per il controllo del Tevere nella loro espansione verso la “temuta selva Cimina”.Ad aprire i lavori e a dare il benvenuto agli ospiti presenti è stato Maurizio Serzanti, Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Oreste. Ha moderato l’incontro William Sersanti, Presidente “Avventura Soratte”.
È intervenuta Vera Ambra, Presidente dell’Associazione Akkuaria, la quale ha esposto un’ampia panoramica sulle molteplici attività associative, dal progetto editoriale che dirige personalmente alla nascita dell’alienismo il movimento artisto e di pensiero nato lo scorso anno e alla campagna di educazione sentimentale attivata nel mese di gennaio di quest’anno.
A conclusione ha presentato il giovane poeta romano Pierluigi D’Agostino che ha regalato delle splendide emozioni con la lettura di un breve poema tratto dal libro La morte della Terra.
Ospite d’onore della serata il poeta Sergio De Angelis, autore della raccolta di poesie “A piedi scalzi dentro l’anima“.
A parlare della sua poetica è Carlo Santulli, docente all’Università “La Sapienza” di Roma.
“A piedi scalzi si entra in certi luoghi di culto, dove non si vuol disturbare, dove si cerca di non far rumore, di non soverchiare i suoni e i colori del luogo: si vuole mostrare rispetto, quasi con un timore atavico ma insieme confidenziale” scrive di lui nella sua recensione da poco pubblicata sulla rivista on.line Progetto di Babele. “Non che i luoghi che fanno da scenario alla poesia di Sergio De Angelis e che abbiamo imparato a conoscere nelle sue due prime raccolte non siano qui presenti, ma una speciale natura di riflessione intima li mette come tra parentesi e nello stesso tempo li mostra ancora più profondamente come frammenti dell’anima, che è la vera protagonista di queste poesie. Dove s’incontrano questi frammenti, è possibile volteggiare senz’ali, anche se le parole ci sembrano “stropicciate e antiche” dal loro uso continuo”.
II monte Soratte, nel Pliocene isola del Mare, ha rappresentato nei secoli un riferimento sacrale alle grandi Civiltà che lo hanno eletto quale riferimento nei loro riti: gli Etruschi, i Falìsci, i Capenati e poi ì Romani con il loro tempio pagano in onore di Apollo. Il boscoso Soratte degli Hirpi Sorani fu sicuramente punto di avvistamento romano, soprattutto per il controllo del Tevere nella loro espansione verso la “temuta selva Cimina”.Ad aprire i lavori e a dare il benvenuto agli ospiti presenti è stato Maurizio Serzanti, Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Oreste. Ha moderato l’incontro William Sersanti, Presidente “Avventura Soratte”.
È intervenuta Vera Ambra, Presidente dell’Associazione Akkuaria, la quale ha esposto un’ampia panoramica sulle molteplici attività associative, dal progetto editoriale che dirige personalmente alla nascita dell’alienismo il movimento artisto e di pensiero nato lo scorso anno e alla campagna di educazione sentimentale attivata nel mese di gennaio di quest’anno.
A conclusione ha presentato il giovane poeta romano Pierluigi D’Agostino che ha regalato delle splendide emozioni con la lettura di un breve poema tratto dal libro La morte della Terra.
Ospite d’onore della serata il poeta Sergio De Angelis, autore della raccolta di poesie “A piedi scalzi dentro l’anima“.
A parlare della sua poetica è Carlo Santulli, docente all’Università “La Sapienza” di Roma.
“A piedi scalzi si entra in certi luoghi di culto, dove non si vuol disturbare, dove si cerca di non far rumore, di non soverchiare i suoni e i colori del luogo: si vuole mostrare rispetto, quasi con un timore atavico ma insieme confidenziale” scrive di lui nella sua recensione da poco pubblicata sulla rivista on.line Progetto di Babele. “Non che i luoghi che fanno da scenario alla poesia di Sergio De Angelis e che abbiamo imparato a conoscere nelle sue due prime raccolte non siano qui presenti, ma una speciale natura di riflessione intima li mette come tra parentesi e nello stesso tempo li mostra ancora più profondamente come frammenti dell’anima, che è la vera protagonista di queste poesie. Dove s’incontrano questi frammenti, è possibile volteggiare senz’ali, anche se le parole ci sembrano “stropicciate e antiche” dal loro uso continuo”.
Con l’occasione è stato allestico un banco con alcuni dei libri pubblicati da Akkuaria.
Tra gli autori presenti lo scrittore poeta Giuseppe Lucca, docente al Conservatorio di Perugia.