A Sonia Alfano il Premio Europeo Bianca di Navarra 2013

Posted by on Mar 11th, 2013 and filed under Attualità. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

L’impegno delle donne in difesa della verità: è stato questo il tema prescelto dalla Fondazione La città invisibile per celebrare l’8 marzo scorso la Giornata internazionale della donna. Tema scottante e quanto mai attuale, che riguarda tutti noi e tocca tutti gl ambiti dell’esistenza, da quella personale e interpersonale, a quella pubblica, civile, sociale.
Da qui la volontà da parte della Fondazione di esaltare quelle donne che si sono distinte per il loro coraggio e per la loro grande determinazione nel cammino costante e difficile della verità.
Tra queste spicca sicuramente Sonia Alfano, alla quale è stato assegnato il Premio Europeo Bianca di Navarra 2013, premio ideato dalla Città invisibile per richiamare l’attenzione sulle attività di valore delle donne siciliane in Europa.
Figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso circa 20 anni fa dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto, Sonia ha saputo trarre da quella tragedia l’orientamento giusto verso la verità. Nascono dalla tragica morte del genitore la determinazione e la forza morale profuse nelle importanti azioni contro la mafia promosse dalla Alfano in questi anni: l’Associazione Parenti vittime di mafia, da lei creata e della quale è presidente, e poi da europarlamentare, la promozione del primo organismo europeo di lotta integrata alla criminalità organizzata. Notevoli sono stati i risultati ottenuti da questo Organo europeo guidato Sonia Alfano, che ha saputo avviare un contrasto serio alla mafia, poichè per la prima volta, come Lei stessa ha ricordato, l’Europa ha riconosciuto che la criminalità organizzata non è un male che affligge solo il Sud Italia, ma interessa tutta la Comunità dei paesi europei. Lo dimostrano le indagini investigative che hanno portato a galla, negli ultimi anni, infiltrazioni di gruppi e poteri mafiosi assai pericolosi ed estesi, come quelli della mafia russa, balcanica e cinese.
Meritatissimo dunque da questa grande “donna coraggio” il Premio Europeo Bianca di Navarra, premio prestigioso, giunto alla sua quinta edizione, realizzato quest’anno con la collaborazione del CAD Dipartimento Affari Sociali e dell’Agenzia Europe direct di Catania. La corona, simbolo del Premio, è un’opera firmata dalle ricamatrici della Bianca Ricami & design. Queste giovani donne riunite in una cooperativa, sono in qualche modo esse stesse una speranza per la nostra terra, giacchè hanno creato la cooperativa per uscire dal sistema del caporalato e del lavoro nero nelle attività di ricamo.
A consegnare il premio è stato il Procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi, il quale si è mostrato ben lieto di incoronare una personalità straordinaria come Sonia Alfano, sottolineando che la conquista della verità deve partire dalle scelte dei semplici cittadini, che devono affidarsi con serenità alla giustizia per colpire la criminalità e le organizzazioni malavitose.
Significativa la motivazione del Premio che attribuisce a Sonia Alfano, il valore di “una straordinaria e intelligente opera di lotta alla mafia, al fianco e in rappresentanza delle famiglie delle vittime”, riconoscendole “immensa gratitudine da parte delle donne siciliane e italiane, che, grazie al suo alto esempio e guidati dal suo coraggio e dalla sua grande determinazione, contribuiranno ad emancipare il nostro Paese dalle trame della criminalità organizzata”.
Importante anche il Premio Helen Keller assegnato alla squadra di baskin “I super abili” di Avola, che hanno ricevuto un encomio speciale” per aver praticato ed esaltato, in modo proficuo ed efficace, l’impegno solidale di squadra, nella costruzione corale della verità nelle relazioni umane, promuovendo, in ambito sportivo, i valori più alti  della società democratica”.
Il premio è stato consegnato da Vera Ambra che dirige il dipartimento Affari sociali del CAD Sicilia. Anche questo premio è stato realizzato dalle ricamatrici della Cooperativa Bianca Ricami & Design.

A conclusione della serata l’Orchestra sinfonica infantile “Falcone Borsellino” ha eseguito un concerto dedicato alla cerimonia. Diretti dal Maestro Massimo Incarbone, i 50 bambini e i ragazzi della Scuola di vita e Orchestra della Città invisibile, hanno suonato il meglio del loro repertorio classico, coinvolgendo la platea in una straordinaria e appassionata performance, ottenendo il plauso  e l’entusiasmo della Presidente Alfano e del Procuratore Salvi, nonché di tutto il pubblico presente.  Un successo che conferma la “bontà” della musica e l’impegno dei più piccoli nell’esercizio della verità nella crescita e nel sociale.

«Sono fiera e orgogliosa di quanto è accaduto ieri sera!» ha dichiato  Alfia Milazzo, presidente della  Fondazione La città invisibile. «Fiera della Fondazione, fiera delle ragazze della Cooperativa BReD, fiera dei nostri bambini, di Liborio e Giusy, dei maestri, del direttore d’orchestra. Sono fiera dei genitori, delle nonne e delle amiche che ci seguono con costante fiducia. Fiera anche dei giornalisti di TVA, e della Sicilia, come Pippo, che conosco da quando sono nata e viene ad ogni manifestazione. Poi la mia cara amica Vera Ambra.
Sonia Alfano mi ha resa fiera di tutto questo, o meglio mi ha dato un motivo in più per esserlo. Mi ha lasciata addosso una grande fiducia in ciò che stiamo realizzando, con il poco il molto.
Non c’era nè l’amministrazione comunale biancavillese, nessun politico, nessuna faccia di quelli che ci hanno mobbizzato in questi anni, di sinistra, di destra, di centro, con un dictat non scritto per cui noi dovevamo sparire dalla città di Biancavilla, rei di non aver dato poltronea ignoranti profittatori che volevano sedere per arraffare alle spalle dei bambini e dei poveri. Per cui nessuna scuola, nessuna chiesa, nessun ente che in qualche modo riceve o spera di ricevere benefit dall’amministrazione e dai politici, tv delle Stalle o stelle compresa, ci ha offerto uno spazio o un aiuto per condurre questa grandiosa opera di bene.
Non c’erano amici degli amici, coppole girate, o colletti bianchi.
Erano fuori dal teatro, mentre Sonia arringava gli animi di verità, di giustizia, di azioni intraprese, di vita spesa per i diritti.
E allora sono fiera di questa fetta di società che era con noi e sempre lo sarà. Del fatto che esista una donna come Sonia Alfano, della civiltà che abbiamo difeso e del modo in cui lo abbiamo fatto.
Evviva le donne, davvero, viva Sonia!

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