Già fin dal titolo Luna d’autunno, s’intuisce l’atmosfera che si respira tra i versi della giovane poetessa peruviana Fátima Rocío Peralta García.
La luna, lì sospesa proprio in mezzo all’universo del mistero umano, sempre così tanto amata e cantata dai poeti, e da questi sempre vista come interlocutrice privilegiata, rappresenta la meta agognata e mai raggiunta, il desiderio più alto e più lontano ove trovare risposte alle tante domande disattese, e allo stesso tempo è rifugio delle inquietudini dell’animo umano. Bisogna alzar lo sguardo verso l’alto per mirar la luna, e già questo è segno d’una affannosa ricerca di sublimazione d’una realtà terrena nei cui meandri il pensiero si smarrisce e si inquieta.
Fátima Rocío Peralta García è nata a Lima – Perù il 28 gennaio 1978. È una insegnante. È una ragazza semplice e allo stesso tempo sognatrice. Ama la natura e gli animali.
Ha studiato la lingua Italiana nell’Istituto Italiano di Cultura di Lima.
Dopo aver conosciuto il grande poeta Francesco Petrarca, durante le lezioni d’Italiano ha cominciato a scrivere poesie scoprendo dentro di sè un profondo amore per la lingua e la poesia italiana.
Ha fatto traduzioni di testi poetici di diversi autori italiani nella lingua Spagnola e ha partecipato ad alcuni concorsi di poesia ottenendo ampi consensi.
Nel 2012 è vincitrice per la sezione poesia della quarta edizione del Premio Internazionale Fortunato Pasqualino.